frasi Albert Camus

Frasi Albert Camus: le più belle e celebri da condividere

Albert Camus nasce il  7 novembre 1913 e muore il 4 gennaio 1960: è stato uno scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo ed attivista francese. Nelle sue opere Albert Camus descrive l’animo umano in balia dell’assurdo, definito come “divorzio tra l’uomo e la sua vita”. Durante il discorso pronunciato in occasione del ritiro del Premio Nobel (1957) disse “Ogni generazione si crede votata a rifare il mondo. Ma la mia generazione sa che non lo rifarà. Il compito è troppo gravoso. La mia generazione si impegna solo a impedire che il mondo si disfi, si distrugga”. Camus ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1957. Malato da anni di tubercolosi, morì nel 1960 in un incidente stradale.

Albert Camus, le frasi più belle

Ecco una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di Albert Camus. 

  • Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.
  • Se coloro che ci amano potessero sapere com’eravamo prima di incontrarli, allora saprebbero quanto ci hanno trasformati.
  • La politica e il destino degli uomini sono foggiati da individui senza ideali e senza grandezza. Chi ha grandezza in sé non fa politica.
  • La perdita dell’amore è la perdita di tutti i diritti.
  • La tentazione più pericolosa: non assomigliare a nulla.
  • Cominciare a donare sé stessi significa condannarsi a non dare mai abbastanza anche quando si dà tutto. E non si dà mai tutto.
  • In nome di che cosa giudichiamo, noi che giudichiamo? Il gran desiderio d’un cuore inquieto è di possedere interminabilmente la creatura che ama, o di poterla immergere, quando sia venuto il tempo dell’assenza, in un sonno senza sogni che non possa aver termine che col giorno del ricongiungimento.
  • Creare è dare una forma al proprio destino.
  • In nome di che cosa giudichiamo, noi che giudichiamo?
  • Sii realista, chiedi l’impossibile.
  • La grandezza dell’uomo è nella decisione di essere più forte della sua condizione.
  • Tocca a ognuno di noi sfruttare in se stesso la più grande possibilità dell’uomo, la sua virtù definitiva. Il giorno in cui il limite umano avrà un senso, si porrà il problema di Dio. Ma non prima, mai prima che questa possibilità sia stata vissuta fino in fondo.
  • Per lottare contro l’astratto, bisogna un po’ somigliargli.
  • Il fascino è l’arte di farsi dir di sì senza aver posto alcuna domanda esplicita.
  • Soltanto la musica è all’altezza del mare.
  • Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov’è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.
  • Aver la forza di scegliere ciò che si preferisce e di attenervisi. Se no è meglio morire.
  • E’ sbalorditivo constatare con quanta facilità crolli la dignità di certi individui. Ma, a pensarci bene è normale, poiché tale dignità essi riuscivano a conservarla solo grazie a sforzi incessanti contro la propria natura.
  • Colui che dispera degli avvenimenti è un vile, ma colui che spera nella condizione umana è un pazzo.
  • Non voglio essere un genio: ho già problemi a sufficienza cercando di essere solo un uomo.
  • Le filosofie valgono ciò che valgono i filosofi. Più l’uomo è grande, più è vera la filosofia.
  • Si serve l’uomo nella sua totalità o non lo si serve per nulla. E se l’uomo ha bisogno di pane e di giustizia – e si deve fare quanto occorre per soddisfare questo bisogno – ha anche bisogno della bellezza pura, che è il pane del suo cuore. Il resto non è serio.
  • Quando l’amore cessa di essere tragico diventa qualcos’altro, allora l’individuo si getta di nuovo alla ricerca della tragedia.
  • Non abbiamo il tempo di essere noi stessi. Abbiamo solo il tempo di essere felici.

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