Alberto Asor Rosa è uno scrittore e critico letterario italiano. Trai i libri più importanti, ricordiamo L’ultimo paradosso (1985), Fuori dall’Occidente (1992), Letteratura Italiana (1982-2000), L’alba di un mondo nuovo (2002).
Alberto Asor Rosa, le frasi più belle
Di seguito alcune delle frasi più belle di Alberto Asor Rosa
- Vecchio e giovane. È quasi più difficile essere un vecchio dignitoso che un giovane di buon senso.
- È quasi più difficile essere un vecchio dignitoso che un giovane di buon senso.
- L’uomo vecchio ha solo convinzioni
- La famiglia è una caduta a grappolo verso la morte: invece di precipitare da soli, si precipita in compagnia, stringendosi reciprocamente le mani − per consolazione.
- La memoria non è un contenitore rigido, non è un classificatore, con tutte le sue caselle disposte secondo un certo ordine una volta per sempre, non è una forma della conoscenza regolata da procedure scientifiche, esatte: è un campo mobile di tensioni, modificato in ogni suo singolo punto dal suo stesso autoriprodursi complessivo.
- Le carte ci hanno insegnato che non si gioca per divertirsi ma per vincere.
- Il meglio e il peggio della vita vengono sempre da dentro, chi vi racconta il contrario non sa di che parla.
- Ogni grande libro è stato scritto dall’autore per se stesso.
- La memoria è una produzione di immagini e di storie, attraverso le quali l’uomo non fa che costruire, decostruire e ricostruire se stesso.
- La forza del grande giocatore consiste nella capacità di rimettere in gioco ogni volta tutto.
- Il potere si assuefà alla propria voce. Quando l’assuefazione è completa, la scambia per la voce di Dio.