Alberto Bevilacqua nasce a Parma nel 1934. È stato uno scrittore, poeta, regista, sceneggiatore e giornalista italiano. L’attività narrativa e poetica di Alberto Bevilacqua si segnala come una delle esperienze più profonde e variegate della letteratura contemporanea. Bevilacqua scrive il suo primo romanzo a vent’anni, scoperto da Leonardo Sciascia, La polvere sull’erba (Einaudi, 2000). Arriviamo, poi, ai suoi maggiori successi, tra i quali: Il curioso delle donne, I sensi incantati, L’Eros, La Califfa, Questa specie d’amore (premio Campiello 1966), L’occhio del gatto (premio Strega 1968).
Alberto Bevilacqua, le frasi più belle
Di seguito alcune delle frasi più celebri di Alberto Bevilacqua
- Ho sempre vissuto cosí, facendo le cose quando mi pareva giusto farle. Io non cerco nulla, la mia onestà è quella che mi faccio io, che sento io, ed è lei a cercarmi. Anche questo è coerente con la mia pigrizia.
- Sono una quercia immortale. Niente riuscirà a disamorarmi dalla vita.
- Bisognerebbe che accettassi di scoprire chi è mio padre. Cesserei così di farmi figliol prodigo a me stesso.
- La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi.
- Egli apparteneva a quel genere di amanti trepidi e nervosi che presto giungono a godimento e presto si estenuano. Vi era qualcosa di curiosamente infantile e indifeso nel suo corpo nudo; era la nudità di un bambino. Tutte le sue difese risiedevano nel suo spirito e nella sua astuzia, nella sua profonda malizia istintiva: e quando quegli istinti erano assopiti appariva doppiamente nudo e simile a un bambino dalla cane imperfetta e tenera, che lotta disperatamente
- Un uomo non si sveglia, nemmeno per dirgli che è diventato papa!
- Bertolucci, mi ha insegnato a leggere i libri giusti e il sapore di quello che è il gusto letterario.