Alberto Manguel è uno scrittore e traduttore argentino naturalizzato canadese. Trascorre i suoi primi anni di vita a Tel Aviv per poi rientrare in Argentina all’età di sette anni. Negli anni settanta lascia l’Argentina e trascorre una vita nomade tra Francia, Inghilterra, Italia e Tahiti, svolgendo attività di traduttore, recensore, redattore e curatore letterario. Nel 1982 egli si trasferisce a Toronto, acquisendo la nazionalità canadese.
Alberto Manguel, le frasi più belle
Presento una raccolta delle frasi più belle di Alberto Manguel
- È impressionante pensare ai lunghi secoli precedenti l’invenzione degli occhiali, durante i quali i lettori avanzavano faticosamente fra le pagine di un libro come in una foresta avvolta da una fitta nebbia, e al loro straordinario sollievo quando, inforcate finalmente le lenti, videro d’un tratto le parole scritte diventare chiaramente leggibili.
- Il testo elettronico che non ha bisogno di pagine può tranquillamente accompagnarsi alla pagina che non ha bisogno di elettricità; l’uno non deve necessariamente escludere l’altra per servirci al meglio. L’immaginazione umana non è monogama né deve esserlo.
- Il Web è solo uno strumento. Non dobbiamo incolparlo del nostro atteggiamento superficiale nei confronti del mondo in cui viviamo. La sua virtù è la brevità e la molteplicità delle informazioni; non ci può anche fornire concentrazione e profondità.
- Ogni lettore esiste per assicurare a un certo libro una piccola immortalità. La lettura è, in tal senso, un rito di rinascita.
- Può essere che non esista libro, per quanto ben scritto, che possa rimuovere un grammo di dolore dalla tragedia in Iraq o in Ruanda, ma può anche darsi che non esista libro, per quanto mal scritto, che non permetta un’epifania al suo lettore predestinato.
- Le biblioteche continueranno a sopravvivere finché noi continueremo ad attribuire parole al mondo che ci circonda, e a conservarle per i futuri lettori.
