Aleksandr Sergeevic Puskin nasce a Mosca nel 1799 e partecipa intensamente alla vita mondana e letteraria della capitale. Puskin è stato un poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo. In filologia è considerato il fondatore della lingua letteraria russa contemporanea e le sue opere, tra le migliori manifestazioni del romanticismo russo, hanno ispirato numerosi scrittori, compositori e artisti.
Il giovane Puškin ebbe precettori francesi, che gli insegnarono a leggere e scrivere in francese meglio che in russo. Nel 1830 sposa Natal’ja Goncarova, che gli darà quattro figli, oltre che molti dispiaceri per la condotta frivola che alimentava i pettegolezzi di corte. In seguito a uno di questi fatti, Puskin sfida a duello il barone francese Georges D’Anthès, a Pietroburgo. Ferito a morte, morirà il 29 gennaio 1837.
Aleksandr Sergeevic Puskin, le frasi più belle
Di seguito presento una raccolta di frasi di Aleksandr Sergeevic Puskin
- È terribile diventar pazzo. È meno pesante morire. Un defunto lo guardiamo con rispetto. Diciamo per lui le preghiere. La morte fa tutti eguali a lui. Ma l’uomo privato dell’intelligenza, cessa d’essere un uomo. La parola gli è data invano, egli non la sa dominare, in lui la belva riconosce un suo fratello; è oggetto di derisione per gli uomini; ognuno può far di lui quello che vuole, Dio non lo giudica.
- Si può essere un uomo serio e curare la bellezza delle proprie unghie.
- Chi siete allora? Un’infelice vittima d’una passione senza speranza.
- Gli uomini giudicano le tue parole, le tue azioni, ma le tue intenzioni le vede solo Dio.
- Della felicità buon surrogato, l’abitudine il cielo ci ha donato.
- Un duro è più fragile d’uno sensibile e la paura scuote un’anima dalle passioni scossa!
- Gettiamo via gli affanni! Scorri vino in un fiume di schiuma in onore di Bacco, delle muse, della bellezza.
- Ecco la felicità della vita, Amore e vino ugualmente dobbiamo aver vicino.
- Solitudine e ozio sono la rovina dei giovani.