Alessandro Morandotti, nato a Vienna nel 1909, è stato un giornalista, antiquario e aforista italiano. Fu anche corrispondente da Parigi, Vienna e Berlino per diverse testate italiane, tra le quali “Il Corriere della Sera” (dal 1908). Negli ultimi anni della sua vita, Morandotti coltiva la propria passione letteraria, scrivendo aforismi raccolti in 3 volumi editi da Scheiwiller (Minime, 1979-1980).
Alessandro Morandotti, le frasi più belle
Alcune delle frasi più belle di Alessandro Morandotti
- Cambiano i costumi, il malcostume resta.
- C’è un vantaggio nel non trovarsi a proprio agio in un luogo. Quello di lasciarlo senza rimpianto.
- Ogni scelta implica una rinuncia.
- Chi è riuscito a creare un capolavoro come il gatto, ha acquisito il diritto di sbagliare tutto il resto.
- La donna ideale deve soddisfare l’anima, lo spirito, i sensi. Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona, è consentito il frazionamento.
- Chi non crede nelle coincidenze le perde.
- L’ultima ad adeguarsi all’inflazione è la beneficenza.
- Chiedersi il perché di un fatto inspiegabile è logico; attendersi una risposta, irragionevole.
- La voce della coscienza è come uno di quei congegni d’allarme che scattano per ogni nonnulla e nessuno gli dà più retta.
- Cullarsi nell’illusione di non farsene.