Alessandro Siani, il cui vero nome è Alessandro Esposito, nasce il 17 settembre del 1975 a Napoli. Il nome d’arte Siani è un omaggio al giornalista napoletano Giancarlo Siani, giornalista vittima della camorra assassinato a soli 26 anni nel 1985. Ad appena 20 anni vince il Premio Charlot come miglior cabarettista dell’anno (1995). Impostosi, soprattutto al teatro come cabarettista e comico, dal 1998 lo vediamo frequentemente presente in televisione, dove raggiunge e si fa amare dal largo pubblico. Attivo, con grandi risultati, soprattutto al cinema, è noto per i successi di Benvenuti al Sud (2010), Il principe abusivo (2013, di cui è sceneggiatore, regista e interprete) e Il giorno più bello del mondo (2019).
Alessandro Siani, le frasi più belle
Ecco alcune frasi di Alessandro Siani.
- E niente, mi chiamo Antonio, al momento mi hanno licenziato da 3 anni…quindi ho perso il lavoro e sono andato dalla mia fidanzata e ho detto: ‘Amò, tesò, vita, cuore…ho perso il lavoro!’ e lei ha detto: ‘ Hai perso pure la fidanzata Antò! I soldi non danno la felicità, figuriamoci la miseria!’
- A Napoli non siamo come al Nord o in Svizzera. Siamo conosciuti non per le banche, ma per le bancarelle.
- Quando vieni al sud piangi due volte: sia quando arrivi, sia quando te ne vai.
- Quando uno va al Nord piange due volte. La prima quando arriva. La seconda quando se ne va, pecché vede ‘a nebbia, vede ‘o smog e pensa: “Uah, guagliu’ addò so’ stato fino a mò?!”.
- A volte la vacanza serve a ripristinare la pace nelle famiglie. Ma è necessario trovare il metodo giusto. Mio fratello ha fatto così: dopo un intero anno passato ad appiccicarsi con la moglie, ha detto: «Carme’, quest’anno voglio fare una vacanza salutare». «Genna’, e come si fa una vacanza salutare?» «Salutammece ccà, ce acchiappammo ’o ritorno!»
- Noi napoletani c’entriamo poco con gli altri popoli. Come potrebbe un napoletano ambientarsi a Londra? A Londra ci sono i pullman a due piani. Vi immaginate da noi ’e pullman a due piani? Dopo due giorni ce sta chillo ca monta ’a parabola pe’ vede’ ’e partite d’ ’o Napule! E ’a signora che stende i panni!