Alfred De Vigny è stato uno scrittore, drammaturgo e poeta francese. Fu rivale diretto di Victor Hugo, mentre era stimato dai suoi “colleghi”. Nel 1820 pubblicò la prima poesia, Le Bal. Le riviste e i salotti parigini accolsero con favore le opere di quel nuovo poeta romantico, dalla vena cristiana. Nel 1826 uscirono i Poèmes antiques et modernes, scritti tra il 1822 e il 1824, e anche il romanzo storico Cinq-Mars. Morì a Parigi, il 17 settembre 1863 per un tumore allo stomaco.
Alfred De Vigny, le frasi più belle
Ecco una raccolta delle frasi e citazioni più belle di Alfred De Vigny
- Il lavoro è un oblio, ma un oblio attivo che si addice a un’anima forte.
- Il mondo è dei conquistatori, perché la maggioranza è volgare e debole.
- L’uomo forte crea lui gli eventi, l’uomo debole subisce quelli che il destino gli impone.
- Il mondo ha l’andatura di un sciocco, esso avanza dondolando mollemente tra due assurdità: il diritto divino e la sovranità popolare.
- Disperare di tutto e disprezzare tutto nella vita. Poi si è tranquilli.
- Solo il silenzio è grande; tutto il resto è debolezza.
- Dopo aver riflettuto bene sul destino delle donne in tutti i tempi e in tutti i paesi, ho finito per convincermi che ogni uomo dovrebbe dire a ogni donna, invece del buongiorno, “Perdono”, perché i più forti hanno fatto la legge.
- Gli attori sono ben felici, hanno una gloria senza responsabilità.
- L’amore è una bontà sublime.
- Il governo meno cattivo è quello che si mostra meno, che si sente meno, che si paga meno caro.
- Ho troppa stima per Dio, per temere il diavolo.
- Il temperamento ardente è l’immaginazione dei corpi.