Amos Oz, nato Klausner, è stato uno scrittore e saggista israeliano. Nel 2007 ha vinto il premio “Premio Príncipe de Asturias de las Letras” e il premio Fondazione Carical Grinzane per la cultura mediterranea. Nel 2008 ha ricevuto il premio Dan David e ha vinto anche il Premio Internazionale Primo Levi.
Nella sua vita di scrittore è stato determinante il suicidio della madre, avvenuto quando aveva appena dodici anni. Nella sua vita avviene, così, un contrasto con il padre, il quale portò alla decisione del ragazzo di cambiare il cognome originario “Klausner” in “Oz”, che in ebraico significa “forza”. Egli, inoltre, era considerato uno dei più probabili candidati al Premio Nobel per la letteratura. Muore il 28 dicembre 2018 a causa di un tumore.
Amos Oz, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più belle di Amos Oz
- Un gatto non farebbe mai amicizia con qualcuno che non è ben disposto verso di lui. I gatti non sbagliano mai sulle persone.
- Conformismo e uniformità, il bisogno di appartenere e il desiderio che tutti gli altri appartengano sono tra le forme più diffuse, benché non pericolose, di fanatismo. Chi non ricorda la scena dello splendido film dei Monty Python, Brian di Nazareth, quando Brian dice all’immensa folla di aspiranti discepoli: “Siete tutti individui!” e la folla grida di rimando: “Siamo tutti individui!” eccetto uno che con un filo di voce dice timidamente: “Io no”, ma gli altri lo tacitano rabbiosamente.
- Al mondo c’è una sola cosa peggiore dell’uso della violenza, ed è il piegarsi alla violenza.
- L’uomo, mio caro, è un paradosso. Una creatura assai bizzarra. Ride quando c’è da piangere, piange quando gli converrebbe ridere; vive senza cervello e muore senza voglia
- Ogni storia che ho scritto è un’autobiografia, nessuna è una confessione.
- Credo che Giuda Iscariota sia stato il più fedele e devoto dei discepoli [di Gesù] e che non l’abbia mai tradito, anzi, che abbia voluto dimostrarne la grandezza al mondo intero.