Andrea Pazienza è stato un fumettista e pittore italiano, diventato simbolo di una generazione e definito il “Mozart del fumetto”. A marzo del 1981 Frigidaire pubblica “Giallo scolastico”, dove fa la sua prima apparizione Zanardi, e la sua popolarità esplode. A settembre del 1984 si trasferisce in provincia di Siena. Qui inizia a collaborare anche con Linus, e nasce il romanzo grafico “Pompeo”. A Montepulciano, in Toscana, scompare la notte del 16 giugno 1988. Alla sua vita e alla sua opera è ispirato il film Paz!.
Andrea Pazienza, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più interessanti di Andrea Pazienza
- Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa.
- E ringraziate che ci sono io, che sono una moltitudine.
- Sono in balia della feccia del pianeta, della peggio gente, e passo tra di loro la maggior parte del mio tempo, do relazione alle merde, permetto a chiunque di importunarmi, basta che abbia la roba, e un tempo, ero così schizzinoso
- Perché il freddo, quello vero, sa essere qui, in fondo al mio cuore di sbarbo.
- Solo a quest’ora di notte, mi viene in mente che la tua faccia risponde ad una geometria particolare e ne ho così chiara negli occhi la costruzione, che disegnarla sarebbe un gioco da ragazzi. Domani, avrò già dimenticato queste meravigliose intuizioni
- Era lì seduto e pensava. Pensava che erano i suoi ultimi pensieri. E a chi poteva o doveva dedicarli. Sentiva la sua faccia e il vento e la terra. Sorrise. Uno sbuffo dalle sue labbra spazzò via un minuscolo insetto dalle catene… ecco, le catene gli facevano paura. Qualche lacrima, per prendere un po’ di tempo? Si buttò come fosse stato, all’improvviso, spintonato. Fine