Anthelme Brillat Savarin è stato un politico e gastronomo francese, nato nel 1755. Nel 1789, all’inizio della Rivoluzione francese, venne inviato come deputato agli Estati Generali che presto diventarono l’Assemblea Nazionale Costituente. Qui divenne noto per alcuni dei suoi discorsi, in particolare uno a sostegno della pena capitale. Dopo un periodo negli Stati Uniti, tornò in Francia sotto il Direttorio nel 1797 e acquisì il posto di magistrato che terrà, poi, per il resto della sua vita, come giudice della Corte di Cassazione. La sua fama è legata a un libro in particolare, La fisiologia del gusto, che racchiude nozioni scientifiche, riflessioni filosofiche e aneddoti storici. Scompare a Parigi il 2 febbraio del 1826.
Anthelme Brillat Savarin, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più belle e celebri di Anthelme Brillat Savarin
- Gli animali si nutrono, l’uomo mangia, e solo l’uomo intelligente sa mangiare.
- Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei.
- Certo la delicatezza dei nostri costumi non poteva permettere che sussistesse il vomitorio degli antichi romani: abbiamo fatto di meglio e siamo giunti allo stesso risultato per una via più consona al buongusto. Sono stati inventati dei cibi talmente invitanti da far rinascere senza posa l’appetito, e nello stesso tempo così leggeri da piacere al palato senza quasi gravare lo stomaco.
- Il tartufo è il diamante della cucina.
- Sostenere che non si debba cambiar vino è un’eresia; la lingua si satura e dopo il terzo bicchiere il migliore dei vini non suscita più che una sensazione ottusa.
- L’ora di cena sarà calcolata in modo tale da non sedersi a tavola prima che sia stato digerito il pranzo. Infatti si suole dire che l’ingestione di un pasto non deve sovrapporsi alla digestione del precedente.
- La golosità è un atto del nostro giudizio, per la quale diamo la preferenza alle cose che sono piacevoli al gusto su quelle che non hanno questa qualità.
