Antonio Fogazzaro nasce a Vicenza nel 1842 ed è stato uno scrittore e poeta italiano. Fu nominato senatore del Regno d’Italia nel 1896. Nel 1860 è costretto a trasferirsi a Torino per sottrarsi alla dominazione Austriaca. Dal 1901 al 1911, invece, fu più volte tra i candidati al Premio Nobel per la letteratura, che però non vinse. Antonio Fogazzaro muore a Vicenza durante un’operazione chirurgica nel 1911.
Antonio Fogazzaro, le frasi più belle
Ecco una serie di frasi di Antonio Fogazzaro
- Mi piaceva sopra tutto, credo, perché mi ero accorto di piacere a lei.
- Il vino ha una pastosa pienezza ch’empie palato e anima di sapore.
- La vita è come la camicetta di un neonato: corta e piena di cacca.
- Se non ci fossero i cattivi, tutti i moralisti sarebbero disoccupati.
- Credeva alla pluralità delle esistenze. Lo stato dello spirito nel corpo umano è indubbiamente, diceva, uno stato di repressione, uno stato di pena, la quale non può riferirsi che a colpe commesse prima della incarnazione terrestre. I dolori degli innocenti e, in genere, la distribuzione ineguale del dolore e del piacere tra gli uomini, senza riguardo ai meriti o ai demeriti della vita presente; la sorte delle anime che escono pure, dalla vita, dopo un’ora dalla loro venuta, ottenendo quel premio che ad altri costa lunghi anni di lotte durissime, non possono meglio spiegarsi che con l’attribuire alla nostra esistenza attuale un carattere di espiazione insieme a quello di preparazione.
- Se tutte le note musicali volessero essere il la perché il la comanda, addio musica!
- Forse la stessa intera religione cattolica era un grande spettrale cadavere in piedi come l’abbazia.
- In guerra e in amore sono le ritirate che scatenano le avanzate.
