Ardengo Soffici è stato uno scrittore, saggista, poeta e pittore italiano. La sua attività letteraria è ricca di testi di vario genere: poesia, narrativa, saggistica e aforistica. Ardengo Soffici pubblica la maggior parte dei suoi aforismi sulla rivista Lacerba, da lui fondata nel 1913, su Giornale di bordo (1915) e Taccuino di Arno Borghi (1933).
Nel 1903, dopo la morte del padre, Ardengo Soffici parte per Parigi insieme ad alcuni amici pittori ed entra in contatto con gli ambienti letterari e artistici, conosce Pablo Picasso e Apollinaire, traendone grandi esperienze per il suo futuro di pittore e di scrittore. Muore a Forte dei Marmi, nel 1964.
Ardengo Soffici, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più belle di Ardengo Soffici
- Il riso abbonda nella bocca degli intelligenti; quella degli imbecilli è piena di parole serissime.
- Il solo uomo veramente degno di questo bel nome è l’artista. Meglio dello scienziato e del filosofo, egli conosce il mondo nella sua pienezza e bellezza, e meglio di loro sa goderne. − La felicità è una forma dell’arte.
- La parola Dio è un po’ come la botte delle Danaidi. Più significati vi si mette dentro, e più è vuota.
- C’è della gente così ricca di realtà che nega tutto, sicura di non restar mai vuota. Poiché essa stessa è una vivente affermazione.
- In filosofia la cosa più difficile non è il trovare la verità ma che la verità trovata significhi qualche cosa.
- I due odori più buoni e più santi son quelli del pane caldo e della terra bagnata dalla pioggia.
- Io: Tutti i più bassi istinti, ma buon gusto abbastanza per non metterli in piazza.
- Cosa malinconica la fusione di due corpi estranei, o quasi. Piacere sommario, misto d’inquietudine e di sospetti. L’antico pudore rinasce e rende incerti e goffi anche i più rotti alle galanterie se la grande ondata dell’amore non arriva a rendere puri e sani tutti gli atti e i più segreti e vivi, della carne infiammata.
- L’amore? La più bella occasione per ripetere con entusiasmo dei luoghi comuni.
- Bisogna pure che una donna abbia una ben povera opinione di suo marito, per crederlo soddisfatto e felice di non altro che del suo amore
- L’eroe antico era quello che affrontava la morte: l’eroe moderno è colui che accetta la vita.