Aristide Gabelli nasce a Belluno nel 1830 e fu un pedagogista e aforista, tra i principali promotori del positivismo filosofico in Italia. Fu colui il quale cambiò i princìpi nell’organizzazione scolastica. L’insegnamento della religione cattolica viene mantenuto nella scuola elementare come elemento importante del senso dell’ordine individuale e sociale.
Gabelli auspica, però, un insegnamento religioso non dogmatico, ispirato ai valori evangelici validi per tutti gli uomini, anche se non credenti. Ad Aristide Gabelli è dedicata la scuola elementare della città di Belluno, inaugurata il 28 ottobre 1934.
Aristide Gabelli, le frasi più belle
Ecco una serie di frasi e citazioni di Aristide Gabelli
- In gioventù vivere è godere, nella virilità lavorare, al di là di questa aspettar la morte.
- La fede nelle cose del mondo è il conforto dei giovani e la fede in Dio quello dei vecchi.
- Il credersi da molto è la prima delle condizioni per diventare da qualche cosa.
- La così detta profondità negli scrittori non è altro, cinquanta volte su cento, che oscurità. Idee confuse e indigeste sono per la maggior parte di quelli che ne giudicano idee profonde, mentre non c’è idea profonda, che esposta con semplicità e lucidezza, non sia da moltissimi giudicata volgare. Tanti sentono ammirazione per quello che non capiscono!
- Il modo più sicuro di distruggere consiste nell’edificare.
- Il mondo giudica gli uomini non dalle prove, ché non ha il tempo di ricercarle, ma dalle apparenze, onde poco basta a passare per una perla e pochissimo per un briccone.
- La modestia deriva o dal non conoscere il proprio valore o dal fingere di ignorarlo, vale a dire è o ignoranza, o ipocrisia. Nondimeno, siccome lusinga molto l’amor proprio degli altri, passa per una gran virtù.