Arthur Conan Doyle, nato a Edimburgo nel 1859, fu uno scrittore, medico e poeta scozzese. Doyle è famoso soprattutto per aver creato il personaggio letterario di Sherlock Holmes. Inoltre, è considerato, insieme a Edgar Allan Poe, il fondatore dei due generi letterari del giallo e del fantastico. Arthur Conan Doyle morì il 7 luglio 1930, circondato dalla sua famiglia.
Arthur Conan Doyle, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi e aforismi più belli di Arthur Conan Doyle
- Una mezza ammissione è peggiore di una negazione.
- Le cose piú piccole sono di gran lunga le piú importanti.
- La prova principale della vera grandezza di un uomo consiste nella percezione della propria piccolezza.
- Da molto tempo il mio assioma è che le piccole cose sono di gran lunga le più importanti.
- Tra il grottesco e l’orribile non vi è che un passo.
- Non posso vivere se non faccio lavorare il cervello. Quale altro scopo c’è nella vita?
- Ciò che un uomo può inventare, un altro può scoprire.
- È proprio vero che la violenza ricade sul violento, e il cacciatore finisce nella trappola che ha preparato per la sua preda.
- Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità.
- Non faccio eccezioni. Un’eccezione dimostra la falsità della regola.
- È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.
- È facile per chi sta al sole predicare a chi sta nell’ombra.
- Di solito sono proprio le cose non importanti che offrono il migliore campo di osservazione, e la possibilità di analizzare rapidamente cause ed effetti, il che è ciò che rende affascinante un’investigazione.