Ascanio Celestini, nato a Roma nel 1972, è un attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano. È considerato uno dei rappresentanti più importanti del nuovo teatro di narrazione. Nel 2007 ha girato il documentario Parole sante, incentrato sul tema del lavoro precario, e contemporaneamente è uscito il suo primo album di canzoni con lo stesso titolo. Nel 2010 esce il suo primo lungometraggio, La pecora nera, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale.
Ascanio Celestini, le frasi più belle
Una raccolta di frasi di Ascanio Celestini
- In quarant’anni di manicomio hanno fatto pace col cervello. Questi sò santi. È gente che alla testa sua gli chiede soltanto di fargli il piacere di starsene sopra le spalle per appoggiarci il cappello quando arriva qualche parente in vista.
- Il manicomio non c’è più perché hanno inventato gli psicofarmaci che legano i pazienti meglio delle fasce di contenzione.
- All’ospedale tutti diventano poveri. Perché sono padroni solo della malattia che si portano addosso.
- Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde.
- Io vado a votare, ho deciso, voto un bello. Un buono non c’è, tanto vale votarne uno bello. Ma l’hanno capito anche loro, i politici. Mica ci chiedono di votarli perché li stimiamo.
- Ormai i politici non vogliono più la nostra stima o il nostro rispetto. Si fanno votare per bellezza. Si mettono il trucco, si tirano la faccia, si riattaccano i capelli, sono abbronzati. Sono vezzosi, si cambiano i simboli, si cambiano il nome e allora io voto un bello.
