Bernardo Bertolucci, nato il 16 marzo 1941, è stato, a livello internazionale, uno dei più noti registi italiani. Egli inizia ad entrare a piccoli passi nel mondo del cinema, dapprima come sceneggiatore e assistente di Pier Paolo Pasolini, poi nel biennio 1956-1957, gira due cortometraggi amatoriali: La teleferica e La morte del maiale. Nel 1962 con Tonino Cervi come produttore, realizza il suo primo lungometraggio: La commare secca, tratto da un soggetto di Pier Paolo Pasolini.
Tra le sue altre opere celebri ricordiamo Ultimo tango a Parigi, Novecento, The dreamers e L’ultimo imperatore che gli valse l’Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura non originale. Morì, in seguito ad una malattia, a Roma il 26 novembre 2018, all’età di 77 anni.
Bernardo Bertolucci, le frasi più belle
Di seguito alcune delle frasi più celebri di Bernardo Bertolucci.
- Io non credo in Dio, ma se ci credessi sarebbe un chitarrista nero e mancino.
- La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
- Non occorre organizzare nulla perché, a partire dal momento in cui si monta un piano dopo l’altro, ecco che si incontrano delle metafore.
- La solitudine può essere una tremenda condanna o una meravigliosa conquista.
- Filmare è vivere, e vivere è filmare. È semplice, nello spazio di un secondo guardare un oggetto, un volto, e riuscire a vederlo ventiquattro volte.