Bruno Zevi, nato a Roma nel 1918, è stato un architetto, urbanista, politico e accademico italiano, noto soprattutto come storico e critico d’architettura. Dal 1988 al 1999 fu Presidente onorario del Partito Radicale. Deputato dal 1987 al 1992, si dimise dall’incarico di Presidente in segno di protesta per l’adesione dei deputati radicali al Parlamento europeo al gruppo dei non iscritti, in cui sedevano anche gli eletti del Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen. Nel 1998 fu tra i fondatori del Partito d’Azione Liberalsocialista. Muore a Roma il 9 gennaio del 2000.
Bruno Zevi, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più belle di Bruno Zevi.
- No all’architettura della repressione, classicista barocca dialettale. Sì all’architettura della libertà, rischiosa antidolatrica creativa.
- La pittura agisce su due dimensioni, anche se può suggerirne tre o quattro. La scultura agisce su tre dimensioni, ma l’uomo ne resta all’esterno, separato, guarda da fuori le tre dimensioni. L’architettura invece è come una grande scultura scavata nel cui interno l’uomo penetra e cammina.
- L’architettura non è solo arte, non è solo immagine di vita storica o di vita vissuta da noi e da altri; è anche e soprattutto l’ambiente, la scena ove la nostra vita si svolge.
- La storia dell’architettura è anzitutto e prevalentemente la storia delle concezioni spaziali.