Cesare Lombroso, nato a Verona nel 1835, è stato un medico, antropologo, sociologo, filosofo e giurista italiano. Egli è considerato uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, e fondatore dell’antropologia criminale. Le teorie lombrosiane si basano sul concetto del criminale per nascita, secondo cui l’origine del comportamento criminale sarebbe insito nelle caratteristiche anatomiche della persona: di conseguenza, secondo Lombroso, l’inclinazione al crimine è una patologia ereditaria. Tuttavia, oggi, la maggior parte delle sue teorie, sono sollevate da ogni fondamento scientifico. Muore a Torino nel 1909.
Cesare Lombroso, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi e citazioni più interessanti di Cesare Lombroso.
- Per questa esagerata e concentrata sensibilità così difficile ci riesce il persuadere o dissuadere tanto i pazzi come i grandi uomini. Gli è che le radici dell’errore, come quelle del vero, piantaronsi in essi più profondamente e più numerose che non negli altri uomini, pei quali l’opinione è come una veste, un affare di moda o di circostanza.
- L’uomo ignorante sempre adora ciò che non può capire.
- Io non credo che siavi stato al mondo, mai, un grande uomo che, anche nel colmo della felicità, non siasi creduto e detto, anche senza causa, infelice e perseguitato, che non abbia per qualche momento provato quelle dolorose modificazioni della chenestesi, che formano la base della melancolia eretistica.
- Nulla somiglia più ad un matto, sotto l’accesso, quanto un uomo di genio, che mediti e plasmi i suoi concetti.
- La riconoscenza non esiste in natura, è dunque inutile pretenderla dagli uomini.
- Il calore, meno poche eccezioni, giova alle produzioni del genio, come giova alla vegetazione, come pur troppo contribuisce alla eccitazione maniaca.
- Quanto più si procede nella scala morale, cresce la sensibilità, che è massima negli elevati ingegni, ed è fonte delle loro sventure come dei loro trionfi.