Charles Dufresny è stato uno scrittore e drammaturgo francese. Nel 1692 iniziò la sua attività letteraria pubblicando le “Nouvelles historiques” (Novelle storiche) e la commedia “Le négligent” (Il negligente). Il grande successo arrivò con “L’esprit de contradiction” (Lo spirito di contraddizione) del 1700 e La double veuvage (La doppia vedovanza) del 1701.Fu un critico nei confronti del mondo parigino e delle istituzioni della sua epoca, ispirando Montesquieu per le sue Lettere persiane.
Charles Dufresny, le frasi più belle
Presento una serie di frasi di Charles Dufresny.
- Prendere una moglie per le sue sostanze non è sposarsi, è contrattare.
- Non mi stupisce che ci siano tante coppie fallite, perché ci si sposa o di testa propria o per volontà degli altri.
- Ci vorrebbe almeno un secolo per conoscere un po’ il mondo, e riviverne molti di più per approfittare di questa conoscenza.
- Quanti mariti e mogli vediamo che, fin dal secondo anno della loro unione, non hanno più nulla in comune se non il nome, la condizione sociale, il cattivo umore e l’infelicità?
- Un genio ammogliato è sterile: bisogna optare tra il lasciare alla posterità delle opere o il lasciarle dei figli.
- È una cosa strana che non si possa parlare delle donne con la giusta moderazione: se ne parla sempre troppo o troppo poco.
- Quanti mariti e mogli vediamo che, fin dal secondo anno della loro unione, non hanno più nulla in comune se non il nome, la condizione sociale, il cattivo umore e l’infelicità?
- Come parlare delle vedove? Se le dipingessi poco afflitte della morte del marito, offenderei la buona creanza, ma se esagerassi il loro dolore offenderei la verità.
- Checché ne dicano i begli spiriti di cattivo gusto, non c’è vedovanza senza tristezza. Non è sempre una condizione assai triste quella di essere obbligati a fingere una tristezza continua?
- Il matrimonio ha la caratteristica di mutare l’indole di chi vi s’insedia: spesso trasforma un uomo gioviale in un idiota, e un uomo di mondo in uno scorbutico; ma pure, talvolta, una donna di spirito può riuscire a trasformare un idiota e uno scorbutico in un gentiluomo.
- Nelle passeggiate ci si ritrova.