Claude-Adrien Helvétius, nato a Parigi nel 1715, è stato un filosofo e scrittore francese. Da giovane comincia a frequentare molti intellettuali illuministi, diventando amico di Voltaire; in seguito si dichiarerà suo discepolo. Nel 1758 Helvétius pubblica “De l’esprit” (Dello spirito), la sua opera più importante, caratterizzata da contenuti sensisti e materialisti. Per questo motivo viene criticata dagli ambienti accademici della Sorbona, dai giansenisti e dai gesuiti: condannato dal parlamento di Parigi Helvetius è costretto a scappare in Prussia. Muore a Versailles nel 1771, all’età di 56 anni.
Claude Adrien Helvétius, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi e citazioni più interessanti di Claude Adrien Helvétius.
- Annientando il desiderio, annienti la mente. Ogni uomo senza passioni non ha in se il principio dell’azione, né motivo di agire.
- Qualche tempo dopo che un errore è scomparso, gli uomini non sanno più capacitarsi di come abbia potuto essere preso sul serio.
- Gli animali costituiscono una società sempre in fuga dinanzi all’uomo, il quale, col soccorso delle armi che s’è forgiato, s’è reso temibile al più forte tra loro.
- Gli uomini sono sempre contro la ragione, quando la ragione è contro di loro
- L’arte della politica è fare in modo che sia nell’interesse di ciascuno l’essere virtuosi.
- Non è l’ignoranza che è inaccettabile, ma l’impertinenza.
- La giustizia consiste nel rendere a ciascuno ciò che gli appartiene: si riduce quindi alla conservazione del diritto di proprietà.
- Nella religione, il primo scopo dei preti è quello di reprimere la curiosità degli uomini, impedire l’analisi di tutte quelle dottrine la cui assurdità è troppo evidente perché possa rimanere nascosta.
- La noia è tutta la nostra superiorità sugli animali.
- Chiunque voglia sapere esattamente ciò che vale può impararlo solo dagli altri e, quindi, deve esporsi all’altrui giudizio.