Corrado Alvaro, nato nel 1895, è stato uno scrittore, giornalista, poeta e sceneggiatore italiano. Comincia la sua carriera nel 1916 a Roma, collaborando a Il Resto del Carlino. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere all’Università di Milano, comincia a collaborare al Corriere della Sera. Nel 1925 è tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Nonostante ciò, per la pubblicazione, nel 1934, di un reportage sulla bonifica dell’Agro pontino per le edizioni dell’Istituto fascista di cultura, gli sarà rinfacciato di aver scritto una sorta di apologetico del fascismo.
Nel 1951 vince il premio Strega con “Quasi una vita”. Nel 1954, colpito da un tumore addominale, si sottopone a un delicato intervento chirurgico. La malattia colpisce anche i polmoni, e Alvaro muore a Roma l’11 giugno 1956, lasciando incompiuti alcuni romanzi.
Corrado Alvaro, le frasi più belle
Presento una raccolta di frasi e citazioni di Corrado Alvaro.
- Dei Greci, i meridionali hanno preso il loro carattere di mitomani. E inventano favole sulla loro vita che in realtà è disadorna. A chi come me si occupa di dirne i mali e i bisogni, si fa l’accusa di rivelare le piaghe e le miserie, mentre il paesaggio, dicono, è così bello.
- La lontananza è il fascino dell’amore. Amarsi vicini è difficile.
- La critica è l’arte di far risuscitare i morti e di far morire i vivi.
- L’invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.
- La vita in comune gli sembrava una curiosa invenzione e un accordo fra gente che ha paura.
- Ché non ci si può rifare? Soltanto chi è morto ha finito. Noi altri abbiamo la pelle dura da affilarci il rasoio.
- Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
- Nessuna libertà esiste quando non esiste una libertà interiore dell’individuo.
- Com’è fatta la gente! che non può vedere un po’ di bene a nessuno, e anche se non hanno bisogno di nulla invidiano il pane che si mangia e le speranze che vengono su.