frasi Domenico Giuliotti

Frasi Domenico Giuliotti: le citazioni più belle da condividere

Domenico Giuliotti, nato a San Casciano in Val di Pesa nel 1877, è stato uno scrittore italiano. Nel 1920 pubblica L’ora di Barabba la sua opera più celebre. Morì a Firenze, il 12 gennaio 1956.

Domenico Giuliotti, le frasi più belle

Alcune delle frasi e citazioni più belle da condividere di Domenico Giuliotti.

  • Vo lordo, legato, schiavo; torno viamondo, sciolto, libero. Tale la Confessione, se vuoi provarla.
  • L’uomo illustre: che spocchia! Ma guardalo con la lente del Vangelo: che miseranda miseria!

Domenico Giuliotti
  • “Quando si dice comunemente: cielo e terra, par che si voglia intendere: Quaggiù terra, lassù cielo. Ma non c’è né un quaggiù, né un lassù; né un basso, né un alto; c’è soltanto l’interminato spazio e, in esso, innumerevoli moscai di mondi. Giunto a questo punto, il pensiero, che (indipendentemente dalla fede) vorrebbe ancora proseguire, è già sulla soglia del manicomio; né può retrocedere. Ancora un altro passo al di là, e il tuo cervello, strano mulino a vento, macinerà il nulla.
  • Cos’è la morte per lo scettico? Forse “il gran forse”. Ma la morte del cristiano: un tornare a casa.
  • Libri? Che farsene? Un Crocifisso, una zolla di terra: ecco i libri. L’uno e l’altra (posso scegliere ugualmente bene l’uno o l’altra) mi ricordano l’Incarnazione; vale a dire la somma specola d’onde tutto si vede e s’intende.

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