Enzo Cannavale, nato a Castellammare di Stabia il 5 aprile del 1928, è stato un celebre attore teatrale e cinematografico, nonché stella della commedia all’italiana. Fu scoperto da Eduardo De Filippo quando era un impiegato delle poste: affiancò attori del calibro di Eduardo De Filippo, appunto, e Aldo Giuffré in numerose commedie tra cui “Fortunato…!”, “Miseria e nobiltà” e “La festa di Montevergine”. La sua ultima apparizione è stata nella serie tv “I delitti del cuoco”, con Bud Spencer, recitando nell’episodio “I morti non fanno paura”. Enzo Cannavale si spegne il 18 marzo 2011 all’età di 83 anni per un attacco cardiaco.
Enzo Cannavale, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi di Enzo Cannavale.
- Sono nato a via Roma 205 nell’anno in cui si costruì la funicolare centrale, e non ho mai voluto lasciare Napoli. Potrei camminarci a occhi serrati e non sbagliare mezzo passo. Ho vissuto fino in fondo tutti i momenti belli e brutti che ha attraversato la nostra città.
- Pulcinella è una maschera troppo particolare, nel tono della voce ha tutto il suo significato. Ruolo complicato da interpretare.
- Peccato sia morto così presto, chissà che risultati avrebbe raggiunto. Un talento infinito, pari alla sua gentilezza. Io rido molto poco e non perché ci sia la legge che vuole i comici vittime della malinconia. Ma Troisi era di un altro livello: le sue pause, le ripetizioni, la lentezza. (Enzo Cannavale su Massimo Troisi)
- Preferisco stare affacciato sul terrazzino, di fronte a me il Vesuvio, piazza del Plebiscito, scenario che ultimamente, tuttavia, è stato svenduto. Ora andrebbe riconquistato.