Ernest Hemingway, è stato uno degli scrittori più importanti ed influenti del ‘900. Nato a Oak Park il 21 luglio 1899, Hemingway fece parte della comunità di espatriati americani a Parigi durante gli anni 1920, conosciuta come la “Generazione perduta” e da lui stesso così chiamata nel suo libro di memorie Festa mobile. Ernest Hemingway ricevette il Premio Pulitzer nel 1953 per Il vecchio e il mare e vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1954. Ecco una raccolta delle frasi più celebri di Ernest Hemingway pronte da condividere.
Frasi di Ernest Hemingway: ecco le più belle
- Essere contro il male non ti rende buono. – Ernest Hemingway
- Non c’è rimedio a niente nella vita. – Ernest Hemingway
- Potevamo sentirci soli mentre eravamo insieme, soli contro gli altri. Mi è capitato così soltanto una volta. Sono stato solo mentre ero con molte ragazze e questo è il modo in cui si può essere più soli. Ma noi non eravamo mai soli e non avevamo mai paura quando eravamo insieme. – Ernest Hemingway
- Ci sono solo tre sport: il combattimento dei tori, le gare automobilistiche e l’alpinismo. Il resto sono semplici giochi. – Ernest Hemingway
- Uno scrittore che omette le cose perché non le conosce, non fa che lasciare dei vuoti nel suo scritto. Uno scrittore che prende così poco sul serio lo scrivere da essere ansioso di far vedere alla gente come è accademico, colto o ben educato, è un semplice pappagallo. – Ernest Hemingway
- “Non credo più alla vittoria.” “Neanch’io. Ma non credo alla sconfitta. Anche se sarebbe meglio.” “A che cosa crede?” “Al sonno” dissi. – Ernest Hemingway
- Se due persone si amano, non può esserci un lieto fine. – Ernest Hemingway
- Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna perché Parigi è una festa mobile. – Ernest Hemingway
- La vita non è difficile da gestire quando non hai nulla da perdere. – Ernest Hemingway
- La corrida non è uno sport nel senso anglosassone della parola, vale a dire non è una gara o un tentativo di gara tra un toro e un uomo. È piuttosto una tragedia; la morte del toro, che è recitata, più o meno bene, dal toro e dall’uomo insieme e in cui c’è pericolo per l’uomo ma morte sicura per l’animale. – Ernest Hemingway
- La letteratura è come un iceberg: ciò che si vede, ciò che si legge, è solo un ottavo della massa totale, il resto rimane sommerso. – Ernest Hemingway
- Gli scrittori si forgiano nell’ingiustizia come si forgiano le spade. – Ernest Hemingway
- Questo si faceva. Si moriva. Non si sapeva di cosa si trattasse. Non si aveva mai il tempo di imparare. Si veniva gettati dentro e si sentivano le regole e la prima volta che vi acchiappavano in fallo vi uccidevano. – Ernest Hemingway
- Bevo per rendere le altre persone più interessanti. – Ernest Hemingway
- Ero sempre imbarazzato dalle parole sacro, glorioso e sacrificio e dall’espressione invano. Le avevamo udite a volte ritti nella pioggia quasi fuori dalla portata della voce, in modo che solo le parole urlate giungevano, e le avevamo lette su proclami che venivano spiaccicati su altri proclami, da un pezzo ormai, e non avevo visto niente di sacro, e le cose gloriose non avevano gloria e i sacrifici erano come i macelli a Chicago se con la carne non si faceva altro che seppellirla. – Ernest Hemingway
- Nessuno dovrebbe mai restar solo, da vecchio, pensò. Ma è inevitabile. – Ernest Hemingway
- Tutte le generazioni erano perdute da qualche cosa e lo erano sempre state e sempre lo sarebbero state. – Ernest Hemingway
- Amo scrivere. Amo il suono e la suggestione delle parole quando s’intrecciano con i sentimenti. – Ernest Hemingway
- Durante la notte si svegliò e la strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via. La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui, ed era vero. Ma lei dormiva profondamente e non si svegliò. – Ernest Hemingway
- La vita degli uccelli è più dura della nostra. […] “«”Perché sono stati creati uccelli delicati e fini come queste rondini di mare se l’oceano può essere tanto crudele?” – Ernest Hemingway
- I critici sono quegli uomini che guardano una battaglia dall’alto, poi scendono e sparano ai sopravvissuti. – Ernest Hemingway
- Quando c’è una burrasca se ne vedono i segni nel cielo giorni e giorni prima, quando si è in mare. A terra non si vedono perché non si sa che cosa guardare, pensò. E poi la terra deve rendere diversa la forma delle nuvole. – Ernest Hemingway
- Le persone migliori possiedono un sentimento per la bellezza, il coraggio di rischiare, la disciplina per dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironia della sorte, le loro virtù li rendono vulnerabili; sono spesso feriti, a volte distrutti. – Ernest Hemingway
- Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male. – Ernest Hemingway
- Non ha senso che per il solo fatto che faccia buio si debbano vedere le cose in maniera diversa da quando c’è luce. No, accidenti, non ha senso! – Ernest Hemingway
- Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta. – Ernest Hemingway
- Non sono molto capace di amare. “Sì” disse. “È capace. Quello che mi racconta delle sue notti. Quello non è amore. Quello è soltanto passione e lussuria. Quando si ama si desidera fare qualcosa. Si desidera sacrificarsi. Si desidera servire”. – Ernest Hemingway
- Cerca di imparare a respirare profondamente, a gustare davvero il cibo quando mangi e quando dormi, a dormire davvero. Cerca il più possibile di essere completamente vivo con tutte le tue forze, e quando ridi, ridi di gusto. E quando ti arrabbi, sii arrabbiato. Cerca di essere vivo. La vita è breve. – Ernest Hemingway
- Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo. – Ernest Hemingway
- Le donne possono essere amiche meravigliose. Assolutamente meravigliose. Ma prima di tutto, perché l’amicizia abbia una base, bisogna che di una donna tu sia innamorato. – Ernest Hemingway