Eugenio Scalfari, nato a Civitavecchia nel 1924, è stato un giornalista, scrittore e politico italiano. Durante gli anni universitari, nasce in lui la passione per il giornalismo, e comincia a collaborare per Roma Fascista, l’organo ufficiale del Gruppo Universitario Fascista. Scalfari è tra i fondatori del settimanale L’Espresso (1955), di cui diventa direttore, e il fondatore de la Repubblica (1976), uno dei principali giornali italiani.
Eugenio Scalfari, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più celebri di Eugenio Scalfari.
- Ha detto tante cose Gesù. Forse i laici dovrebbero promuovere un raduno di massa intitolato al suo nome per vedere fino a che punto la Chiesa di oggi abbia ancora il diritto di usarlo. E per capire se i cammelli riescano a passare nella cruna dell’ago o se quella cruna non sia diventata una ampia autostrada dove i cammelli transitano al galoppo con tutto il carico delle loro ricche mercanzie
- L’amore è desiderio. Desiderio d’un corpo. O di un’anima. Desiderio d’un Dio. Desiderio del potere.
- La nostalgia è il rimpianto d’un passato che è stato e non può tornare.
- Il Risorgimento italiano è stato un’operazione quasi esclusivamente culturale; gli interessieconomici sono sopravvenuti dopo, da soli non avrebbero creato un bel nulla.
- La malinconia è rimpianto di ciò che non è stato ma che sarebbe stato possibile, di un’altra vita non vissuta, d’un amore che ti ha sfiorato senza fermarsi. Di un tu che avresti voluto incontrare ma non hai incontrato, di un te stesso che avresti voluto essere e non sei stato.