Gianni Agnelli, nato a Torino il 12 marzo 1921, è stato un imprenditore e politico italiano. Fu il principale azionista e amministratore al vertice della FIAT, senatore a vita e ufficiale del Regio Esercito: aveva, infatti, partecipato agli eventi della II Guerra mondiale. Nel ’43, aveva conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Torino, ed era noto come “l’Avvocato”, anche se non aveva mai sostenuto l’esame da procuratore. Nel 1947 divenne presidente della Juventus. Il 24 gennaio 2003 Gianni Agnelli morì, all’età di 81 anni, a Torino, per carcinoma della prostata.
Gianni Agnelli, le frasi più belle
Alcune delle frasi e citazioni di Gianni Agnelli.
- Si può fare tutto, ma la famiglia non si può lasciare
- L’autista non guida mai. Guido sempre io, è un’abitudine. Una volta, quando si andava a cavallo, si diceva ‘c’è chi preferisce stare a cassetta e chi preferisce stare in carrozza’. Io preferisco stare a cassetta.
- L’Italia digerisce tutto, la sua forza sta nella mollezza degli apparati, nella pieghevolezza degli uomini politici, nelle capacità di adattamento degli italiani.
- Ognuno è playboy. Tutti ci provano, alcuni ci riescono, altri no
- Torino ricorda le antiche città di guarnigione, i doveri stanno prima dei diritti, il cattolicesimo conserva venature gianseniste, l’aria è fredda e la gente si sveglia presto e va a letto presto, l’antifascismo è una cosa seria, il lavoro anche e anche il profitto.
- Gli uomini si dividono in due categorie: gli uomini che parlano di donne e gli uomini che parlano con le donne. Io di donne preferisco non parlare.
- L’Italia digerisce tutto, la sua forza sta nella mollezza degli apparati, nella pieghevolezza degli uomini politici, nelle capacità di adattamento degli italiani
