Gino Paoli nasce il 23 settembre 1934 a Monfalcone, in Friuli-Venezia Giulia. Durante l’adolescenza fa la conoscenza di una serie di giovani artisti genovesi, tra cui Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Fabrizio De André e Umberto Bindi, che con lui daranno vita alla cosiddetta Scuola genovese. Nel 1959 incide i suoi primi 45 giri. Nei primi anni Sessanta, l’artista scrive un brano destinato alla leggenda: Il cielo in una stanza. Lo propone inizialmente a Mina, già piuttosto famosa.
Ed è proprio con questa canzone che la carriera di Gino Paoli prende il volo. L’11 luglio del 1963 l’artista tenta il suicidio sparandosi con una pistola al cuore, a causa di una serie di problemi sentimentali. Il proiettile manca il cuore, pur conficcandosi nelle sue vicinanze. Il cantautore sopravvive e nel 1964 è già nuovamente a Sanremo con Ieri ho incontrato mia madre. Nel 2019 esce un suo doppio album per festeggiare i 60 anni di carriera: Appunti di un lungo viaggio.
Gino Paoli, le frasi più belle
Ecco alcune frasi di Gino Paoli.
- Ogni suicidio è diverso, e privato. È l’unico modo per scegliere: perché le cosecruciali della vita, l’amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l’unico, arrogante modo dato all’uomo per decidere di sé.
- Per realizzare il sogno di uno si distruggono quelli di altri cento. È un giococrudele, un’esecuzione di massa della speranza.
- Una volta avevamo politici che facevano affari. Oggi abbiamo affaristi che fanno politica.
- Un artista è anche uno che non riesce ad aprirsi.
- Vivo pensando che c’è ancora tanto tempo davanti.
- Dalle donne ho avuto molto perché quelle che ho amato erano tutte straordinarie, chissà se avessi incontrato una stronza.
- Sapore di sale, sapore di mare, che hai sulla pelle, che hai sulle labbra, quando esci dall’acqua e ti vieni a sdraiare vicino a me, vicino a me