Giorgio Panariello nasce a Firenze il 30 settembre 1960. Versiliese di adozione, Panariello è una presenza costante nel mondo dello spettacolo italiano, con un indice di gradimento ed una riconoscibilità così alta che ne fanno uno dei maggiori beniamini del pubblico. Sia la sua vita che la carriera è stata costellata da successi e momenti difficili (scaturiti da situazioni familiari molto complicate). Tuttavia, la forza e la determinazione di questo straordinario comico fiorentino hanno fatto sì che raggiungesse il tanto meritato apice del successo, avvenuto nei mitici anni Duemila.
L’esordio artistico avviene con la vittoria della seconda edizione di Stasera mi butto, seguito dalla partecipazione a numerose trasmissioni televisive. Grazie a Maurizio Costanzo, Giorgio Panariello debutta nel 1997 al teatro Parioli di Roma con Boati di silenzio. Lo spettacolo sbarca poi al Ciak di Milano, al Palasport di Firenze e diverse altre città d’Italia dove lo spettacolo registra sempre il tutto esaurito.
Giorgio Panariello, le frasi più belle
Ecco alcune frasi di Giorgio Panariello.
- Il mio intento è quello di donare a tutti un sorriso. E se per qualcuno o per molti non è così, almeno spero che possano cercarlo altrove, perché il sorriso è uno dei motori della vita.
- Perché l’esigenza di fare l’artista davvero, sul campo, in fondo non può che condurre al teatro.
- Per gli anziani la solitudine è una prigione a cielo aperto.
- Chi non vorrei incontrare? Mio padre che non ho mai conosciuto. Una volta mia madre mi ha fatto un nome, ma perché lo dovrei cercare io? Lui non l’ha mai fatto, né per me né per mio fratello?
- La tv è un’arma a doppio taglio. Lo è perché ti può portare a grandi successi e ti può far conoscere alla gente, ma può condurti anche ad autodistruggerti come artista, a farti percepire come falso, ripetitivo, contraddittorio. Devi stare attento con la tv, non esagerare, muoverti con attenzione. Anche perché è rischioso vivere di sola tv pure a livello personale: diventa una routine, ti trasporta fuori dalla vita reale. Esci dallo studio, vai al bar, e chi incontri? Un divo della televisione. Finisci con l’esistere soltanto in funzione del piccolo schermo.