Giuseppe Mazzini, nato nel 1805, è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano. Inoltre, è tra i principali protagonisti del Risorgimento e fondatore della Giovine Italia, un’associazione politica insurrezionale fondata a Marsiglia nel 1831. Le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d’Italia lo costrinsero però, alla latitanza fino alla morte. Viene condannato a morte in contumacia il 26 ottobre dal Consiglio Divisionale di Guerra di Alessandria.
Dopo alcuni anni ancora fuori dall’Italia, nel ’57 Mazzini torna a Genova: la polizia non riesce ad arrestarlo e, per la seconda volta, sarà condannato a morte in contumacia. Costretto di nuovo all’esilio, riuscì a rientrare in Italia sotto il falso nome di Giorgio Brown, il 7 febbraio del 1872. Qui, malato già da tempo, visse nascosto nell’abitazione di Pellegrino Rosselli fino al giorno della sua morte, avvenuta il 10 marzo dello stesso anno.
Giuseppe Mazzini, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi e citazioni di Giuseppe Mazzini.
- La libertà non è un fine, è un mezzo per sviluppare le nostre forze.
- La vita è missione; e quindi il dovere è la sua legge suprema.
- L’educazione è il pane dell’anima.
- La plebe è tumultuante per abito, malcontenta per miseria, onnipotente per numero.
- La legge deve esprimere l’aspirazione generale, promuovere l’utile di tutti, rispondere a un battito del cuore della Nazione. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice.
- Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell’uomo, non dello schiavo.
- La famiglia è concetto di Dio, non vostro. Potenza umana non può sopprimerla. Come la patria, più assai che la patria, la famiglia è un elemento della vita.
- I popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo.