Giuseppe Ungaretti è stato un poeta, scrittore, traduttore e accademico italiano. Nato ad Alessandria d’Egitto nel 1888, durante gli anni della giovinezza soggiornò a Parigi dove venne in contatto con i grandi artisti ed intellettuali dell’epoca e prese parte alla Prima Guerra Mondiale. Le sue poesie sono caratterizzate inizialmente da componimenti molto brevi, poche essenziali parole, e le ritroviamo quasi tutte nella raccolta intitolata L’allegria, del 1931. Una terza e ultima fase della sua evoluzione poetica, è quella segnata dal dolore per la morte prematura del figlio. In questo periodo Ungaretti scrive opere caratterizzate da una riflessione molto intensa e profonda su quello che è il destino dell’uomo. Da alcuni critici è considerato un anticipatore dell’ermetismo. Scompare a Milano, nel giugno del 1970.
Giuseppe Ungaretti, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi e citazioni più famose di Giuseppe Ungaretti
- Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione.
- Senza sogni, incolore campo è il mare
- La morte si sconta vivendo.
- Corruzione che s’adorna di illusioni.
- Mi illumino d’immenso.
- Ogni uomo è fatto in un modo diverso, dico nella sua struttura fisica. È fatto in un modo diverso anche nella sua combinazione spirituale. Quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali. Tutti gli uomini sono, in un certo senso, in contrasto con la natura.
- Io personalmente sono un uomo, sono un poeta, quindi incomincio a trasgredire tutte le leggi facendo della poesia.
- L’uomo, monotono universo, crede allargarsi i beni, e dalle sue mani febbrili, non escono senza fine che limiti.
- Il vero amore è una quiete accesa
- La parola è impotente, la parola non riuscirà mai a dare il segreto che è in noi, mai. Lo avvicina.