Igor Stravinskij, nato nel 1882, è stato un compositore e direttore d’orchestra russo naturalizzato prima francese nel 1934, poi statunitense nel 1945. Cominciò lo studio del pianoforte a nove anni e negli anni pubblicò i primi lavori importanti, quali “Sinfonia in mi bemolle” e “Il fauno e la pastorella”. Nel 1908 incontra il famoso impresario Sergej Diaghilev, fondatore e direttore della Compagnia dei Balletti Russi operante a Parigi, il quale darà una svolta decisiva alla sua carriera. Seguirono, cos’, opere come “L’uccello di fuoco” del 1910, “Petruska” dell’anno successivo e “Sacre du printemps” del 1913. Stravinskij morì quasi novantenne, a New York nel 1971, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Igor Stravinskij, le frasi più belle
Di seguito alcune delle frasi più belle di Igor Stravinskij.
- È una delle leggi della natura che spesso ci sentiamo più vicini alle generazioni lontane che a quelle vicine a noi.
- Più invecchio, più mi convinco che La bohème è un capolavoro e che adoro Puccini, il quale mi sembra sempre più bello.
- La mia infanzia è stata un periodo di attesa del momento in cui potessi mandare al diavolo tutto e tutti di quel tempo…
- Più l’arte è controllata, limitata, lavorata, e più è libera.
- Abbiamo un dovere nei confronti della musica: inventarla.
- Ho imparato durante tutta la mia vita di compositore principalmente attraverso i miei errori e l’inseguimento di false supposizioni, non dalla mia esposizione a fonti di saggezza e conoscenza.
- Abbiamo un naso. Il naso sente l’odore e sceglie. Un artista è semplicemente una specie di maiale che cerca tartufi.
- Di tutti i musicisti del suo tempo Haydn è il più consapevole… che essere perfettamente simmetrico equivale ad essere perfettamente morto.”