Nato nel 1919, a New York, Jerome David Salinger fu uno dei giganti della letteratura americana. È divenuto celebre per aver scritto Il giovane Holden, in lingua inglese “The Catcher in the Rye”, romanzo di formazione che ha riscosso un’enorme popolarità fin dalla sua pubblicazione, nel 1951, per poi divenire un classico della letteratura americana. I temi principali nei lavori di Salinger sono la descrizione dei pensieri e delle azioni di giovani disadattati, adolescenti che non esprimono ciò che provano e che per questo si ritrovano negli scritti Salinger era conosciuto per la sua natura schiva e riservata, e rilasciò pochissime interviste. Non pubblicò nulla di nuovo dal 1965 fino alla morte.
J. D. Salinger, le frasi più belle
Alcune frasi ed aforismi di J. D. Salinger
- Non faccio che dire “piacere d’averla conosciuta” a gente che non ho affatto piacere d’aver conosciuto. Ma se volete sopravvivere, bisogna che diciate certe cose.
- Non raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la mancanza di tutti.
- Quasi tutte le volte che qualcuno mi fa un regalo finisce che mi rende triste.
- Certe volte mi comporto come se fossi molto più vecchio di quanto sono – sul serio – ma la gente non c’è caso che se ne accorga. La gente non si accorge mai di niente.
- Si riconosce un uomo stolto dal fatto che è pronto a morire per una causa. Si riconosce un uomo saggio dal fatto che è pronto a vivere umilmente per una causa.
- Molti uomini sono stati preoccupati moralmente e spiritualmente tanto quanto lo sei tu ora. Fortunatamente, alcuni di loro hanno annotato i loro errori. Imparerai da loro – se lo desideri. Così come un giorno, se hai qualcosa da offrire, qualcuno imparerà qualcosa da te. È un ottimo accordoreciproco. E non è educazione. È storia. È poesia.
- Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio di infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto.
- Prendete uno molto bello,o uno che si crede proprio un fenomeno. Beh…sta sempre a chiedervi di fargli un grosso favore. Siccome si amano follemente,credono che li amiate follemente anche voi,e che moriate dalla voglia di fargli un favore.
- Voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. È una cosa che odio. Che l’addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio.