John Keats (Londra, 31 ottobre 1795 – Roma, 23 febbraio 1821) è considerato uno dei più importanti poeti britannici del Romanticismo. Nato a Londra in una famiglia d’estrazione modesta, la sua vera vocazione letteraria si sviluppò solo all’età di quindici e sedici anni, quando fece copiose letture che lo avvicinarono a Shakespeare e alla poesia di Edmund Spenser. Lavorò quindi alacremente, fino a quando – prostrato dalla salute declinante – morì a Roma nel 1821, a soli venticinque anni.
Peculiarità della poetica di Keats è la vivace rispondenza alla bellezza della poesia e dell’arte; tra le sue opere principali si possono ricordare il poema di sapore miltoniano Hyperion, The Eve of St. Agnes, La Belle dame sans merci e le numerosissime odi, tutte composte in un brevissimo periodo di pochi anni nel quale Keats si dedicò tutto alla poesia.
John Keats, le frasi più belle
Presento una raccolta delle frasi e poesie più belle di John Keats
- Qui giace uno il cui nome fu scritto nell’acqua
- Al mondo non c’è nulla di stabile, il tumulto è la vostra sola musica.
- Non c’è inferno più atroce del fallimento in un grande scopo.
- La fantasia si può paragonare al sogno di Adamo: Adamo si svegliò e scoprì che era realtà.
- Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.
- Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.
- Le parole più belle son spesso quelle non dette, quelle che naufragano nei silenzi.
- Quel che l’immaginazione coglie come cosa bella, quella dev’essere la verità.
- La vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana.