Karl Popper nato a Vienna il 28 luglio 1902, è stato un filosofo ed epistemologo. Nella prima gioventù abbraccia l’ideologia marxista; deluso dalle restrizioni filosofiche imposte dal materialismo storico di Marx, abbandona l’ideologia marxista, rimanendo da allora in poi un sostenitore del liberalismo sociale per tutta la sua vita. Colosso del pensiero novecentesco, Karl Raimund Popper occupa una posizione assolutamente cruciale all’interno della filosofia della scienza del secolo scorso.
Il suo cosiddetto razionalismo critico infatti lo ha condotto a elaborare modelli applicabili non solo alla ricerca scientifica ma anche alla dimensione teorica nel suo insieme. Prima del suo “avvento”, la scuola di pensiero allora di moda era costituita dall’epistemologia empiristica, esemplificata dal cosiddetto “circolo di Vienna”, con cui Popper entrò in contatto nel 1934, basata sulla convinzione che le leggi scientifiche siano il frutto di procedimenti induttivi, ossia procedimenti che attraverso generalizzazioni operate sulla base di evidenze osservative traggono poi leggi generali. Morì nel 1994.
Karl Popper, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più celebri di Karl Popper.
- La negazione del realismo porta alla megalomania.
- Come nella ricerca il dogmatico è l’illuso possessore di una verità definita, così in politica l’utopista è l’illuso possessore di una verità politica perfetta.
- Lo Stato è un male necessario. I suoi poteri non dovrebbero essere accresciuti oltre il necessario.
- Il vero segreto del metodo scientifico sta nella disponibilità a imparare dagli errori.
- La conoscenza non può iniziare dal nulla – dalla tabula rasa – ma non può nemmeno prendere le mosse dall’osservazione. Il progresso del nostro sapere consiste nella modifica, nella correzione del sapere anteriore.
- La critica può essere importante, illuminante, e anche fruttuosa, senza essere tuttavia valida.
- Chiunque sia collegato alla produzione televisiva deve avere una patente, una licenza, un brevetto, che gli possa essere ritirato a vita qualora agisca in contrasto con certi principi.
- La critica richiede sempre un certo grado di immaginazione, mentre il dogmatismo la sopprime.