Keplero, nato il 27 dicembre del 1571, è stato un astronomo, astrologo, matematico, cosmologo, teorico musicale, filosofo della natura e teologo luterano tedesco. Egli scoprì empiricamente le omonime leggi che regolano il movimento dei pianeti. Professore di materie scientifiche in diverse università della Germania e dell’Austria e protetto dell’Imperatore Rodolfo II, Keplero, contemporaneo di Galileo Galilei (nato 7 anni prima), fu un convinto sostenitore del sistema copernicano.
Lo scienziato, in disgrazia e in povertà, morì il 15 novembre del 1630 a 58 anni a Ratisbona. La sua tomba si perse nel 1632 quando le truppe di Gustavo Adolfo distrussero il cimitero; rimane però la lapide, dove ancora oggi si può leggere l’epitaffio da lui stesso composto: “Mensus eram coelos, nunc terrae metior umbras. Mens coelestis erat, corporis umbra iacet” (“Misuravo i cieli, ora fisso le ombre della terra. La mente era nella volta celeste, ora il corpo giace nell’oscurità”).
Keplero, le frasi più belle
Ecco una raccolta di frasi di Keplero.
- La natura utilizza il meno possibile di qualsiasi cosa.
- Lo scopo primario di tutte le investigazioni del mondo esterno dovrebbe essere scoprire l’ordine razionale e l’armonia che sono state imposte ad esso da Dio, e che Lui ci ha rivelato nel linguaggio della matematica.
- Non si dovrebbe scartare come incredibile la possibilità che una ricerca sufficientemente lunga possa rivelare un dorato grano di verità nella superstizione astrologica.
- Bruno ha concepito il mondo infinito in modo tale che quante sono le stelle fisse, tanti sono i mondi, e questo nostro mondo diviene uno fra i mondi innumerabili, perlopiù in nulla diverso dai rimanenti che lo circondano.
- Anche la pietà, anche il sacrificio di sé fanno parte delle passioni cieche: si scatenano con impeto e disprezzano il buon senso.