Frasi Liliana Segre

Frasi Liliana Segre: le più significative da condividere

Liliana Segre è una politica italina, superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah. Ecco una raccolta di frasi e citazioni di Liliana Segre. Nata a Milano il 10 settembre 1930 in una famiglia di ascendenza ebraica ma laica, Liliana visse con il padre, Alberto Segre, e i nonni paterni, Giuseppe Segre (affetto dalla malattia di Parkinson) e Olga Loevvy. Liliana prese consapevolezza del suo essere ebrea dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste del 1938. Dopo aver cercato di fuggire con la famiglia, Liliana e suo padre Alberto furono catturati e dopo un periodo di prigionia in Italia furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Li venne separata subito dal padre, che non rivide mai più mentre i nonno furono uccisi nella camera a gas il giorno dell’arrivo ad Aushwitz. Liliana rimase ad Auschwitz fino al 27 gennaio del 1945, dopo l’evacuazione del campo, ed affrontò la marcia della morte verso la Germania. Venne liberata solo il 1º maggio 1945 dal campo di Malchow dalle truppe dell’Armata Rossa.

Liliana Segre

Oggi Liliana Segre porta avanti la sua testimonianza e dal 15 aprile 2021 è la presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Il 19 gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale“.

Liliana Segre: Ecco le frasi più celebri

  • Temo di vivere abbastanza per vedere cose che pensavo la Storia avesse definitivamente bocciato, invece erano solo sopite. – Liliana Segre
  • La politica che investe nell’odio è sempre una medaglia a due facce che incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio dovuto alla crisi e questo è pericoloso. A me hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero, l’accoglienza rende più saggia e umana la nostra società. – Liliana Segre
  • L’indifferenza porta alla violenza, perché l’indifferenza è già violenza. – Liliana Segre
  • Non mandate i figli in gita ai campi di sterminio. Lì si va in pellegrinaggio. Sono posti da visitare con gli occhi bassi, meglio in inverno con vestiti leggeri, senza mangiare il giorno prima, avendo fame per qualche ora. – Liliana Segre
  • Ho la paura della perdita della democrazia, perché io so cos’è la non democrazia. La democrazia si perde pian piano, nell’indifferenza generale, perché fa comodo non schierarsi.- Liliana Segre
  • Nel 1944, quando fummo deportati a Birkenau, ero una ragazza di quattordici anni, stupita dall’orrore e dalla cattiveria. Sprofondata nella solitudine, nel freddo e nella fame. Non capivo neanche dove mi avessero portato: nessuno allora sapeva di Auschwitz. – Liliana Segre
  • Siate sempre come la farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. – Liliana Segre

La testimonianza dell’Olocausto

  • Se si ammettono le parole dell’odio nel contesto pubblico, se si accoglie lo hate speech nella ritualità del quotidiano, si legittimano rapporti imbarbariti. Io l’odio l’ho visto. L’ho sofferto. E so dove può portare. Per questo vado a parlare con gli studenti. Gli racconto un passato figlio dell’odio e del rancore disumano e loro mi ascoltano con un’attenzione di cui non smetto di essergli grata. – Liliana Segre
  • Ad Auschwitz non scegliemmo di attaccarci ai fili elettrificati per scegliere la morte, che sarebbe arrivata in un secondo. Noi scegliemmo la vita, parola importantissima che non va sprecata e non va mai dimenticata nemmeno un minuto. Non bisogna perdere neanche un minuto di questa straordinaria emozione che è la vita. Perché nel tic-tac, che è il tempo che scorre, il tic è già tac. – Liliana Segre
  • L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. – Liliana Segre
  • La bellezza, il consumismo, il successo, essere qualcuno, sono diventati idoli. Poi gli idoli cadono e nel vuoto sono tornate parole antiche. – Liliana Segre
  • Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare. – Liliana Segre
  • La mia speranza è che un giorno possano nascere gli Stati Uniti d’Europa, ora appare un’utopia, lo abbiamo visto sulla questione dei migranti, in cui ogni Stato ha dato spazio al suo egoismo nazionale. – – Liliana Segre
  • Sognavo la vendetta: capii che non ero come il mio assassino e da quel momento sono diventata quella donna libera, quella donna di pace, che sono anche adesso. – Liliana Segre

Le parole della Senatrice Segre

  • Nei campi di sterminio rimasi sola, e non rividi più mio padre. Chi è stato ad Auschwitz ha sentito per anni l’odore di carne bruciata: non te lo togli più di dosso. E poi rimani sempre quel numero. – Liliana Segre
  • Mi fa impressione quando sento di barconi affondati nel Mediterraneo, magari 200 profughi di cui nessuno chiede nulla. Persone che diventano numeri anziché nomi. Come facevano i nazisti. Anche per questo non ho mai voluto cancellare il tatuaggio con cui mi hanno fatto entrare ad Auschwitz. – Liliana Segre
  • Prima, durante e dopo la mia prigionia mi ha ferito l’indifferenza colpevole più della violenza stessa. Quella stessa indifferenza che ora permette che Italia e Europa si risveglino ancora razziste. – Liliana Segre
  • A me dispiace da matti avere novant’anni e sapere che ho pochi anni ancora davanti. Anche se gli odiatori ogni giorno mi augurano di morire, mi dispiace tantissimo di dover abbandonare la vita. Perché la mia vita mi piace moltissimo. – Liliana Segre
  • Era molto difficile per i miei parenti convivere con un animale ferito come ero io: una ragazzina reduce dall’inferno, dalla quale si pretendeva docilità e rassegnazione. Imparai ben presto a tenere per me i miei ricordi tragici e la mia profonda tristezza. Nessuno mi capiva, ero io che dovevo adeguarmi ad un mondo che voleva dimenticare gli eventi dolorosi appena passati, che voleva ricominciare, avido di divertimenti e spensieratezza. – Liliana Segre
  • Indifferenza. Gli orrori di ieri, di oggi e di domani fioriscono all’ombra di quella parola. – Liliana Segre
  • La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore.- Liliana Segre

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