Luciano De Crescenzo è un attore italiano, regista, scrittore, sceneggiatore, musicista, è nato il 18 agosto 1928 a Napoli. Inoltre, è stato un grande studioso di filosofia antica, in particolare di quella greca, che riuscì a raccontare con ironia e con un linguaggio semplice. Esordì accanto a Roberto Benigni, nel film Il pap’occhio del 1980, per la regia di Renzo Arbore; ottenne uno strepitoso successo con il personaggio del professor Bellavista, protagonista di Così parlò Bellavista, premiato con il David di Donatello, e Il mistero di Bellavista (1985). In TV conduce nel 1991 una serie sulla mitologia greca, “Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi”. Nel 2013 pubblica “Gesù è nato a Napoli. La mia storia del presepe”, edito da Mondadori. Si è spento a Roma il 18 luglio 2019, dopo alcuni giorni di ricovero presso il Policlinico Gemelli.
Luciano De Crescenzo, le frasi più belle
Ecco alcune frasi celebri di Luciano De Crescenzo.
- A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razzaumana.
- La doccia è milanese perché ci si lava meglio, consuma meno acqua e fa perdere meno tempo: quindi è produttiva. La vasca è invece un appuntamento con i pensieri, è napoletana.
- Al Niente preferisco l’Inferno, se non altro per la conversazione.
- Ognuno è meridionale di qualcuno.
- La solitudine in se stessa non è né brutta né bella. La solitudine è un accrescitivo, è una lente d’ingrandimento: se stai male e sei solo, stai malissimo, se stai bene e sei solo, stai benissimo. Il guaio è che in genere si sta più male che bene.
- Al Niente preferisco l’Inferno, se non altro per la conversazione.
- La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare “rivoluzione, riflessione e televisione”
- Sono un libridinoso.