Luigi Pirandello fu uno dei più importanti drammaturghi del XX secolo. Nato nel 1867, in una famiglia benestante di Agrigento, si appassionò da subito alla letteratura. I suoi libri più famosi sono Il fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila. Nel 1934 fu, appunto, insignito del Premio Nobel per la letteratura.
Luigi Pirandello, le frasi più belle
Alcune delle frasi più celebri di Luigi PIrandelo
- Chi vive, quando vive, non si vede: vive. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la sta vivendo più: la subisce, la trascina.
- Davanti agli occhi di una bestia, crolla come un castello di carte qualunque sistema filosofico.
- Le donne, come i sogni, non sono mai come tu le vorresti.
- Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.
- Gli occhi sono lo specchio dell’anima… cela i tuoi se non vuoi che ne scopra i segreti.
- Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere, mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi i miei dolori, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io. Ognuno ha la propria storia. E solo allora mi potrai giudicare.
- Riponi in uno stipetto un desiderio: aprilo: vi troverai un disinganno.
- La vita o si vive o si scrive, io non l’ho mai vissuta, se non scrivendola.
- La vita è un flusso che noi cerchiamo di arrestare in forme stabili e determinate … dove la realtà ti disperde e disintegra oppure ti vincola e ti incatena fino a soffocarti.
- La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi. Cosi volevo io esser solo. Senza me. Voglio dire senza quel me ch’io già conoscevo, o che credevo di conoscere. Solo con un certo estraneo, che già sentivo oscuramente di non poter più levarmi di torno e ch’ero io stesso: estraneo inseparabile da me.