Mauro Coruzzi, all’anagrafe Maurizio Umberto Egidio Coruzzi, è noto anche con lo pseudonimo di Platinette. Egli è nato a Langhirano il 4 novembre 1955, ed è un conduttore radiofonico, televisivo, personaggio televisivo, cantante, attore e doppiatore italiano. Comincia a lavorare come garzone di un fruttivendolo, per poi intraprendere la carriera del giornalista per la carta stampata e poi per la radio. Ha fatto parte del coro dell’album della cantante italiana Giuni Russo, il primo gruppo italiano di teatro omosessuale. Si trasferisce a Milano e diventa un autore televisivo, lavorando a due edizioni del Festivalbar e a Rock Caffè. Nella sua carriera, lavora, inoltre, per Radio Deejay e per diversi programmi televisivi come Pomeriggio 5 e Domenica 5, nonché diventa ospite di tantissimi salotti televisivi.
Mauro Coruzzi, alias Platinette, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più iconiche di Mauro Coruzzi, alias Platinette.
- Cosa fa la Merz? Quale funzione riveste nel mondo dello spettacolo?
- Bisogna riflettere sulla propria sessualità. Sgarbi fallo anche tu perché sei uno dei nostri.
- Nel corso degli anni ho cercato di rimuovere la mia infanzia, perciò faccio fatica a ricordare.
- Leggere è una necessità.
- Flavio Merkel è il mio passaggio dall’incertezza alla decisione, un insegnante perfetto, metodico, per niente improvvisato, in grado di traghettarti dalle nebulose del gusto al trovare un tuo stile di vita..
- I diritti non sono ideologici: sono diritti. La destra deve affrontare il problema, farsi carico di questa battaglia, perchè ha elettori omosessuali