Giulio Rapetti è nato a Milano il 17 agosto 1936. È il “paroliere” più famoso d’Italia. Con lo pseudonimo Mogol ha firmato la canzone italiana nelle sue realizzazioni di massimo livello. Giulio Rapetti Mogol sostiene che la definizione paroliere non sia corretta in quanto: «Non ci sono musichieri, ma solo musicisti. Noi siamo autori, non parolieri». La prima canzone del giovanissimo autore s’intitola Briciole di baci (1960). Venne interpretata da Mina. L’anno successivo l’autore vinse il Festival di Sanremo con il brano Al di là.
Mogol, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più celebri di Mogol.
- La verità ai più non piace, come lo specchio alle persone brutte.
- Non si nasce giovani, lo si diventa.
- Il filo che lega due persone deve essere molto elastico per non spezzarsi.
- Il vero amore di una vita è quello al quale si pensa morendo.
- La bugia è l’arma dei perdenti.
- Il virus dell’invidia, davanti alla morte si sopisce e così anche l’invidioso può nutrire verso il morto qualche sentimento benevolo.
- Se avessimo maggiore coscienza della brevità della vita e del suo senso saremmo tutti migliori.
- La cultura riempie la bocca di tanti, ma è mangiata da pochi.
- Poeta è non solo colui che sa comunicare profonde emozioni, ma anche chi è in grado di riceverle.
- Si invecchia per lasciare il mondo con meno dolore.