Natalia Ginzburg (Palermo, 14 luglio 1916 – Roma, 7 ottobre 1991), è stata una delle più importanti scrittrici della letteratura italiana del Novecento. L’autrice è senza dubbio una figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento. Nata in una famiglia di origine ebraica, la scrittrice sposò il letterato e antifascista italiano Leone Ginzburg. Nel 1940 l’autrice seguì il marito al confino per motivi politici e razziali. Dopo la morte del marito, torturato e ucciso nel carcere di Regina Coeli, Natalia Ginzburg iniziò a lavorare presso la casa editrice Einaudi. Tra le sue opere più celebri ci sono titoli come Lessico Famigliare, Le piccole virtù, Caro Michele e Le voci della sera.
Natalia Ginzburg, le frasi più belle
Presento una raccolta delle frasi più belle di Natalia Ginzburg.
- Essere capiti vuol dire essere presi e accettati per quello che siamo.
- L’amore alla vita genera l’amore alla vita.
- L’importante è camminare e allontanarsi dalle cose che fanno piangere.
- Il crocifisso non genera nessuna discriminazione. Tace. È l’immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l’idea dell’uguaglianza fra gli uomini fino allora assente.
- Ti auguro ogni bene possibile, e spero che tu sia felice, ammesso che la felicità esista. Io non credo che esista, ma gli altri lo credono, e non è detto che non abbiano ragione gli altri.
- Domandai com’era questa sua fidanzata e perché non me la faceva mai vedere, e lui mi disse che aveva le ali e la coda e un garofano nei capelli.
- Era incapace di mantenere rapporti con persone lontane.
- Le donne sanno sui loro figli delle cose che un uomo non può mai sapere.
- Mi diventava sempre più difficile pensare a lui, alla faccia che aveva e alle cose che diceva sempre, e mi sembrava già così lontano che metteva paura pensarci, perché i morti mettono paura.
- Il romanzo è fra le cose del mondo che sono insieme inutili e necessarie.
- Non si amano soltanto le memorie felici. A un certo punto della vita, ci si accorge che si amano le memorie.