Andreas Nikolaus Lauda, meglio conosciuto come Niki Lauda, è nato a Vienna il 22 febbraio 1949 ed è stato un pilota di Formula 1 dal 1971 al 1985. Negli anni ha guidato per diverse scuderie, tra cui la Ferrari, la Brabham e la McLaren, per tre volte è stato campione del mondo. Chiusa la carriera con le auto da corsa, è diventato imprenditore e dirigente sportivo. Diversi gli incidenti che hanno segnato la sua carriera. Il più grave è stato il primo agosto 1976, durante il Gran Premio di Germania sul circuito del Nürburgring. Il pilota, campione del mondo in carica, è rimasto intrappolato nella sua Ferrari in fiamme dopo che la monoposto era andata a sbattere contro una roccia sul bordo della pista.
A salvarlo, anche l’intervento immediato di un altro pilota, l’italiano Arturo Merzario, che l’ha tirato fuori dall’abitacolo. Il 2 agosto 2018 l’ex pilota austriaco è stato operato a Vienna, nella clinica universitaria Akh, per un trapianto di polmoni. Il 20 maggio 2019, dopo essere stato ricoverato in una clinica privata in Svizzera per problemi ai reni, è morto all’età di 70 anni.
Niki Lauda, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi più celebri di Niki Lauda.
- Una curva appartiene a chi vi accede per primo.
- Al volante sì, sono un computer, ma la freddezza può salvarmi la vita. La precisione e la freddezza che mi si attribuisce mi sono quindi care.
- La cosa più importante per capire come va una macchina è il culo.
- Mi sembra esagerato definirmi gelido, o come un computer. Sono solo un uomo preciso, controllato, che fa un mestiere preciso e pericoloso, un mestiere che non consente errori.
- Dalla mia esperienza personale posso dire che vincere è importante ma dalle sconfitte ho sempre imparato di più per il futuro.
- Mollare è qualcosa che un Lauda non fa.