Pier Paolo Pasolini, nato a Bologna nel 1922, si è distinto nel panorama culturale come poeta, scrittore, regista, traduttore, drammaturgo. Inoltre è stato un attento osservatore dei cambiamenti della società italiana, suscitando spesso forti polemiche e accesi dibattiti per i suoi giudizi critici nei riguardi delle abitudini borghesi.
Pier Paolo Pasolini, le frasi più belle
Ecco una raccolta delle frasi più significative di Pier Paolo Pasolini
- Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.
- Il moralista dice di no agli altri, l’uomomorale solo a se stesso.
- Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole.
- In una società dove tutto è proibito, si può fare tutto: in una società dove è permesso qualcosa si può fare solo quel qualcosa.
- Ciò che resta originario nell’operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere.
- Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?
- Il cammino incomincia e il viaggio è già finito.
- Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
- La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
- L’altro è sempre infinitamente meno importante dell’io ma sono gli altri che fanno la storia.
- La mia è una visione apocalittica. Ma se accanto ad essa e all’angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare.
- Ho nostalgia della gente povera e vera che si batteva per abbattere quel padrone senza diventare quel padrone.
- Bisogna essere molto forti per amare la solitudine.