Elizabeth Alexandra Mary, meglio nota come la Regina Elisabetta II, è il quarantesimo monarca da quando Guglielmo il Conquistatore ottenne la corona d’Inghilterra. Nata a Londra il 21 aprile 1926, figlia maggiore del Duca di York, che in seguito diventerà re con il nome di Giorgio VI, e di sua moglie Elisabetta, prima Duchessa di York e poi regina consorte, diventa erede al trono nel 1936, anno dell’abdicazione di suo zio Edoardo VIII. Ecco una raccolta delle frasi più celebri della Regina Elisabetta II.
Frasi Regina Elisabetta II: ecco le più celebri
- Non conosco una formula per il successo.
Ma col passare degli anni ho potuto notare che alcune capacità di leadership sono universali e spesso hanno a che fare con l’incoraggiare le persone a mettere a frutto il loro talento, il loro entusiasmo e la loro ispirazione per lavorare insieme - Come tutte le migliori famiglie, abbiamo la nostra quota di eccentricità, di giovani impetuosi e capricciosi e di disaccordi familiari.
- Meglio che prima chieda a mamma. (la regina Elisabetta lo diceva spesso quando sua madre era in vita)
- Nel ricordare la terribile sofferenza della guerra da entrambe le parti, riconosciamo quanto sia preziosa la pace che abbiamo costruito in Europa dal 1945.
- Insieme stiamo affrontando l’emergenza, se restiamo uniti e risoluti vinceremo noi.
Spero che nei prossimi anni tutti potranno essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida. E coloro che verranno dopo di noi diranno che i britannici di questa generazione sono stati più forti di qualsiasi altro, che le qualità dell’autodisciplina, della cortese determinazione e della comprensione reciproca ancora caratterizzano questo Paese. (Sulla pandemia di COVID-19 del 2019-2020) - Sono la prima regina capace di guidare.
- Io dichiaro davanti a voi tutti che tutta la mia vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo.
[I declare before you all that my whole life whether it be long or short shall be devoted to your service and the service of our great imperial family to which we all belong]. (Regina Elisabetta II, dal discorso del 21 aprile 1947, giorno del ventunesimo compleanno) - Faresti meglio a rispondere. Potrebbe essere qualcuno di importante. (A una donna il cui cellulare ha suonato durante una riunione formale)
- Il 1992 non sarà un anno di quelli che ricorderò con piacere. Per usare le parole di un mio collaboratore, è stato davvero un annus horribilis. (Riferendosi all’incendio del castello di Windsor e allo scandolo dei tradimenti del Principe Carlo e di Lady Diana)
- Io ho imparato come impara una scimmia – guardando i propri genitori.
- Regina Elisabetta: Lei che lavoro fa?
Brian May, ex chitarrista dei Queen: Suono la chitarra.
Regina Elisabetta: Anche lei? [rivolgendosi al secondo della fila, Jimmy Page dei Led Zeppelin.
Jimmy Page: Anch’io, sì.
E lei è tanto che suona la chitarra? – rivolgendosi a Eric Clapton.
Eric Clapton: Da quarantacinque anni, Maestà. - Come tutte le migliori famiglie, abbiamo la nostra quota di eccentricità, di giovani impetuosi e capricciosi e di disaccordi familiari.
- Il dolore è il prezzo che paghiamo per l’amore.
- I bei ricordi sono la nostra seconda possibilità di felicità.
- È sempre stato facile odiare e distruggere. Costruire e amare è molto più difficile. (Discorso di natale, 25 dicembre 1957)
- In Europa la tradizione anglosassone sta alla tradizione latina come l’olio sta all’aceto. Ci vogliono entrambi per fare la salsa, altrimenti l’insalata è poco condita.
- Quando la vita sembra difficile, i coraggiosi non mollano e non accettano la sconfitta; invece, sono tanto più determinati a lottare per un futuro migliore.
- Ero terrorizzata di essere riconosciuta. Mi ricordo file di sconosciuti prendersi a braccetto e camminare lungo Whitehall. Noi seguivamo quell’ondata di felicità e sollievo.
- (Ricordando la prima e quasi unica volta in cui è uscita in incognito durante la notte della vittoria per la fine della seconda guerra mondiale)