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Frasi San Martino: citazioni, poesie e aforismi da condividere

L’11 novembre si festeggia San Martino di Tours, santo di origine francese vescovo cristiano del IV secolo. San Martino è tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica. Martino di Tours era un soldato romano che tagliò a metà il suo mantello per condividerlo con un mendicante durante una tempesta autunnale.

Dopo questa buona azione, Gesù Cristo gli apparve in sogno restituendogli la parte di mantello che aveva condiviso con il mendicante e come ricompensa diede inizio a un periodo di tempo mite, la cosiddetta Estate di San Martino. Ecco una raccolta di frasi, citazioni e aforismi su San Martino pronte da condividere.

San Martino: ecco le frasi più belle

  • A San Martino spilla il tuo vino ed a Natale comincia ad assaggiarlo.
  • Da San Martino l’inverno è in cammino.
  • San Martino. E l’illusione che sui binari il tempo non sia passato. Che l’estate sosti ancora qui, tra gli alberi rossi e l’orizzonte pieno di luce. – Fabrizio Caramagna
  • Nei Paesi di lingua slava e russa c’è invece l’”Estate delle nonne”, così chiamata perché in questo periodo di tempo soleggiato e mite le nonne possono stare ancora all’aperto per accudire i nipoti e chiacchierare piacevolmente con le vicine di casa. – Luca Mercalli
  • A volte l’autunno sa essere una seconda estate. Rossa, viva e senza fiori. – Fabrizio Caramagna
  • Chi non gioca a Natale, chi non balla a Carnevale, chi non beve a san Martino è un amico malandrino.
  • Avevano in programma di andare a raccogliere noci, e aspettavano impazienti che le brume mattutine riguadagnassero la cima delle colline e che il sole versasse il tepore dell’estate di san Martino su campi e pascoli e su ogni angolo dei boschi multicolori. – Nathaniel Hawthorne
  • L’estate di san Martino era finita. Quando la luce si era tinta d’oro prima del tramonto, un freddo pungente si era insinuato nell’aria, corretto con un pizzico di autunno. – Melissa De la Cruz

Le citazioni più divertenti

  • San Martino vien di galoppo.
  • San Martino ha donato metà del suo mantello ad un povero: così hanno avuto freddo entrambi. – Jaques Prevert
  • All’11 novembre si fa riferimento come data di inizio e fine dei contratti agrari. Da qui deriva anche il modo di dire «fare San Martino», ovvero traslocare, perché quando un contratto di affitto per la gestione di un’azienda agricola non veniva rinnovato, i contadini erano costretti a trasferirsi e a lavorare altrove – Luca Mercalli
  • L’autunno si adagia greve nei suoi colori spossati. La campagna ha dato tutto. Gli alberi perdono le foglie al primo alitare del vento, sotto ai pioppi e ai gelsi si forma uno strato di foglie gialle con dentro mischiati tanti altri colori. Come se anche la natura si sgravasse in un addio che il sole, appena torna a splendere per qualche giorno nell’estate di San Martino, pare volere prolungare in una lenta agonia per consumarlo senza angosce e senza schianti. Autunno: il senso della morte dolce. Sparire tra colori irripetibili. – Davide Lajolo
  • Per San Martino la sementa del poverino.
  • Se quel pomeriggio di pioggia nel quale era terminata d’un tratto la luminosa estate di San Martino del ’38 io fossi riuscito perlomeno a dichiararmi – pensavo con amarezza –, forse le cose, tra noi, sarebbero andate diversamente da come erano andate. – Giorgio Bassani
  • Estate di San Martino, l’inverno è già vicino. Lo diceva qualcuno, quando lui era piccolo, e inutilmente Spino si è sforzato di ricordare chi era. – Antonio Tabucchi
  • A San Martino il grano va al mulino.
  • E’ un azzardo mettersi oggi le maniche corte, in pieno autunno, ma, l’aria è troppo calda per cedere all’invito dell’inverno. – Fabrizio Caramagna
  • L’estate di San Martino, ultima illusione di colore e di vita, sospesa a un filo. – Diego Valeri

Poesia su San Martino: le più celebri

  1. Nei paesi novembre è un bel mese dell’anno:
    c’è le foglie colore di terra e le nebbie al mattino,
    poi c’è il sole che rompe le nebbie. Lo dico tra me
    e respiro l’odore di freddo che ha il sole al mattino. – Cesare Pavese, Estate di San Martino
  2. Gemmea l’aria, il sole cosi chiaro
    che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
    e del prunalbo l’odorino amaro
    senti nel cuore…
    Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
    di nere trame segnano il sereno,
    e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
    sembra il terreno.
    Silenzio intorno: solo, alle ventate,
    odi lontano, da giardini ed orti,
    di foglie un cader fragile. È l’estate
    fredda dei morti. – Giovanni Pascoli, Novembre
  3. La foglia del ribes è un tessuto granuloso.
    Ridono in casa e i vetri vanno tintinnando:
    dentro, tagliano, fanno l’impasto e mettono
    pepe e chiodi di garofano nel macinato.
    Scherzando il bosco gioca a lanciare
    un suo rumore sull’erta del pendio
    dove i noccioli arsi dal sole estivo
    stanno bruciacchiati come dal fuoco. – Boris Pasternak, Estate di San Martino
  4. La nebbia a gl’irti colli
    piovigginando sale,
    e sotto il maestrale
    urla e biancheggia il mar;
    ma per le vie del borgo
    dal ribollir de’ tini
    va l’aspro odor de i vini
    l’anime a rallegrar.
    Gira su’ ceppi accesi
    lo spiedo scoppiettando:
    sta il cacciator fischiando
    sull’uscio a rimirar
    tra le rossastre nubi
    stormi d’uccelli neri,
    com’esuli pensieri,
    nel vespero migrar. – Giosuè Carducci, San Martino

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