Sandro Penna è stato un poeta italiano tra i più importanti del Novecento. Nato a Perugia il 12 giugno 1906, Penna inizia la sua attività sul finire degli anni Venti del Novecento. Nel 1929 conosce Umberto Saba a Roma e negli anni a venire molti altri intellettuali come Carlo Emilio Gadda, Cesare Pavese e Pier Paolo Pasolini. Penna pubblica la sua prima raccolta di versi nel 1939 mentre nel 1957 vince il Premio Viareggio. Vince il Premio Bagutta con Stranezze nel 1977. Ecco una raccolta di frasi e poesie di Sandro Penna pronte da condividere.
Sandro Penna: ecco le poesie più belle
- Nostalgia della vita in me riaffiora
e fa triste la tomba che mi onora. – Sandro Penna - Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune. – Sandro Penna - Piove sulla città. Piove sul campo
ove incontrai, nel sole, il lieto amico. – Sandro Penna - E poi son solo. Resta
la dolce compagnia
di luminose ingenue bugie. – Sandro Penna - Basta all’amore degli adolescenti
sentirsi possedere
dal sole entro la sabbia calda immoti. – Sandro Penna - È il nobile sesso. E poi, di questo,
solo un’età (nobile, sì, ma fresco!)
Di questa solo alcuni rari esemplari. – Sandro Penna - Il giorno ha gli occhi di un fanciullo. Chiara
la sera pare una ragazza altera.
Ma la notte ha il mio buio colore,
il colore di un cupo splendore. – Sandro Penna - Al pari di un profilo conosciuto,
o meglio sconosciuto, senza pari
Fra gli altri animali, unica terra
La tua forma casuale quanto amai. – Sandro Penna - Il problema sessuale
prende tutta la mia vita.
Sarà un bene o sarà un male
mi domando ad ogni uscita. – Sandro Penna
I versi più belle di Penna
- Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita. – Sandro Penna - Nel chiuso lago, solo, senza vento
La mia nave trascorre, ad ora ad ora.
Fremono i fiori sotto i ponti. Sento
La mia tristezza accendersi ancora. – Sandro Penna - La vita… è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente. – Sandro Penna - Come è forte il rumore dell’alba!
Fatto di cose più che di persone.
Lo precede talvolta un fischio breve,
una voce che lieta sfida il giorno.
Ma poi nella città tutto è sommerso.
E la mia stella è quella stella scialba
mia lenta morte senza disperazione. – Sandro Penna - Era la mia città, la città vuota
all’alba, piena di un mio desiderio.
Ma il mio canto d’amore, il mio più vero
era per gli altri una canzone ignota. – Sandro Penna - Mi adagio nel mattino di primavera.
Sento
nascere in me scomposte
aurore. Io non so più
se muoio oppure nasco. – Sandro Penna - Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune. – Sandro Penna - Basta all’amore degli adolescenti
sentirsi possedere
dal sole entro la sabbia calda immoti. – Sandro Penna - Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo. – Sandro Penna