Frasi Sergej Aleksandrovič Esenin

Frasi Sergej Aleksandrovič Esenin: le più belle da condividere

Sergéj Aleksándrovič Esénin è stato un poeta russo. Nato a Konstantinovo il 3 ottobre 1895, Esénin cominciò a scrivere poesie all’età di nove anni. Nel 1912 si trasferì a Mosca dove si guadagnò da vivere lavorando come correttore di bozze in una società editoriale. Successivamente,nel 1915, si trasferì a San Pietroburgo, dove conobbe i poeti Aleksandr Blok, Sergej Gorodeckij, Nikolaj Alekseevič Kljuev e Andrej Belyj e divenne famoso nei circoli di letteratura. Ecco una raccolta di poesie e frasi di Sergej Aleksandrovič Esenin pronte da condividere.

Sergéj Aleksándrovič Esénin

Sergej Aleksandrovič Esenin: ecco le poesie più belle

  • Professionista-canaglia, sono venuto
    a cantare i topi e a celebrarli.
    E il mio capo che somiglia all’agosto
    in vino di capelli tumultuosi si riversa. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Quieto è il dirupo folto di ginepro.
    Pettina la criniera autunno – saura.
    Va l’azzurro stridore dei suoi ferri
    sopra il drappo fluviale delle sponde.
    Con passo accorto, il vento – asceta monaco
    macera foglie ai bordi delle strade.
    E bacia sopra l’arbusto del sorbo
    le rosse piaghe di un Cristo invisibile. – Autunno, Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Addio, amico mio, addio.
    Mio caro, sei nel mio cuore.
    Questa partenza predestinata
    Promette che ci incontreremo ancora.
    Arrivederci, amico mio, senza mano, senza parola
    Nessun dolore e nessuna tristezza dei sopraccigli.
    In questa vita, morire non è una novità, ma, di certo, non lo è nemmeno vivere. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Io lo ricordo, amata, io lo ricordo,
    Lo splendore dei tuoi capelli;
    Non fu allegra vicenda, né leggera,
    Per me l’abbandonarti.
    Delle notti autunnali mi ricordo,
    Del murmure nell’ombra di betulle:
    E se allora più corti erano i giorni,
    Più a lungo dava luce a noi la luna.
    Ed io ricordo che tu mi dicevi:
    “Questi anni azzurri se ne andranno via,
    E tu, mio amato, dimenticherai,
    Per sempre, per un’altra”.
    Ma oggi il tiglio che va rifiorendo
    Di nuovo ha ricordato ai sentimenti
    Come teneramente cospargevo
    A quel tempo i tuoi riccioli di fiori.
    E il cuore, non disposto a raffreddarsi,
    E amando un’altra con malinconia,
    Va ricordando con quell’altra te,
    Come un lungo racconto prediletto. – Io lo ricordo, amata, io lo ricordo, Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Mi piace spettinato camminare
    col capo sulle spalle come un lume
    e così mi diverto a rischiarar
    il vostro triste autunno senza piume. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Voglio vivere, vivere, vivere
    Ditemi che fare per amor del cielo
    E io qualunque cosa farò
    Pur di stormire nel giardino dei viventi. – Sergej Aleksandrovič Esenin

Le frasi più belle di Esenin

  • La fame fa buono anche il ferro, anche quello delle catene. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Mi piace illuminare nelle tenebre
    l’autunno spoglio delle vostre anime. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Mostrarsi semplici e sorridenti
    è l’arte suprema del mondo. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • In ogni cosa viva c’è un’impronta. Segnata a fondo dalla prima età. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Non tutti possono cadere come una mela
    sui piedi degli altri. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Ho vergogna di aver creduto in Dio,
    ma mi duole di non credervi più.
  • Morire non è nuovo sotto il sole, ma nuovo non è più nemmeno vivere. – Sergej Aleksandrovič Esenin
  • Teneramente malato di memorie infantili
    Sogno la nebbia e l’umido delle sere d’aprile. – Sergej Aleksandrovič Esenin

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