Sirimavo Bandaranaike, nata in Sri Lanka il 17 aprile 1916, è stata una politica cingalese. Ha ricoperto tre mandati: dal 1960 al 1965, dal 1970 al 1977 e dal 1994 al 2000, stesso anno della sua morte, avvenuta il 10 ottobre all’età di 84 anni. Fin da giovanissima è stata interessata alle tematiche sociali e alle classi meno abbienti, ed è entrata in politica dopo l’assassinio del marito. Diventa, infatti, la prima donna al mondo a essere eletta primo ministro.
Durante il suo mandato, Bandaranaike cambia la lingua amministrativa dall’inglese al singalese e lancia diverse riforme, affrontando una difficile crisi economica. Parliamo di inflazione, elevata disoccupazione e la polarizzazione tra le popolazioni singalesi e tamil a causa delle sue politiche nazionali. Sirimavo Bandaranaike morì il 10 ottobre 2000, mentre occupava la carica di primo ministro, dopo essersi recata alle urne nel giorno delle elezioni nazionali.
Sirimavo Bandaranaike, le frasi più belle
Ecco una raccolta di frasi di Sirimavo Bandaranaike.
- Non sono marxista, non lo sono mai stata, e quando parlo di socialismo non parlo il loro linguaggio. Il socialismo io lo intendo come uguaglianza, giustizia sociale nella libertà. Se per colmare il vuoto tra coloro che hanno e coloro che non hanno si deve ricorrere alla prepotenza, non se ne parla neanche.
- Non mi sono mai vergognata delle mie lacrime, perché non sono mai state gratuite e, se gli uomini politici sapesero piangere un poco, il mestiere di governare sarebbe una faccenda più umana.
- Il prezzo della democrazia si chiama tolleranza, pazienza. La democrazia è lenta, ha bisogno di tempo per attuare le cose. Non conosce bacchette magiche, non conosce miracoli.