Thomas Hobbes, nato a Westport il 5 aprile 1588, è stato un filosofo britannico. Nel 1608 prese il diploma nelle Arti e si iscrisse all’Università di Cambridge; non finì gli studi ma riuscì a diventare tutore del figlio di William Cavendish, e prese parte ad un grand tour che lo portò in Italia, dove venne in contatto con i metodi scientifici europei. Comincia a pubblicare molto tardi le sue opere, infatti “Elementi di legge naturale e politica” risale al 1640, quando egli aveva già 52 anni. Due anni più tardi pubblica il “De cive”, il quale insieme a “De corpore” e “De homine”, costituisce la sua visione antropologica completa. Nel 1651 pubblica la sua opera più famosa, “Il Leviatani”, opera di filosofia politica che trattava il problema della legittimità e della forma dello Stato. Hobbes morì nell’ottobre del 1679, colpito da una paresi.
Thomas Hobbes, le frasi più belle
Ecco alcune delle frasi e citazioni più celebri da condividere di Thomas Hobbes.
- La saggezza si acquista non con il leggere i libri ma gli uomini.
- Nella vita primitiva non vi è la presenza dell’arte, alcuna società costituita, e ciò che è peggio, la paura continua, il pericolo di una morte violenta, la vita dell’uomo è confinata nella solitudine, nella povertà, nella sporcizia, nella brutalità e infine la durata della vita è alquanto breve.
- La guerra non consiste solo di battaglie, o dell’atto di combattere, ma di un periodo di tempo, in cui la volontà di contendere in battaglia è sufficientemente nota.
- Colui che deve governare un’intera nazione, deve leggere in sé stesso non questo o quel particolare uomo ma il genere umano.
- La prudenza è una presunzione del futuro tratta dall’esperienza del tempo passato.
- Come la prudenza è costituita da molta esperienza, così dal possesso di molta scienza deriva la sapienza.
- Quelli che approvano un’opinione privata la chiamano opinione; ma quelli che la disapprovano la chiamano eresia; eppure eresia non significa altro che opinione privata.